martedì 28 aprile 2009

Foto 114: "Si, lo ammetto di nuovo"



Sottofondo: Turned on ---->


Vedi commento a foto precedente.

Foto 113: "Si, lo ammetto"



Sottofondo: Turned on ---->


Si, lo ammetto, sono il peggiore. E questa foto lo dimostra.

lunedì 27 aprile 2009

Foto 112: "La carica dei 101"



Sottofondo: GTA theme ---->


La carica dei 101.
101 sleppe che vorrei dare a questo cazzo di dalmata che il mio collega porta nello studio.
101 volte al minuto che sto cazzo di dalmata piange quando il tizio, tipo adesso, se ne va lasciandolo qui.
101 calci in culo che vorrei dare a sto cazzo di dalmata ogni volta che piange.
101 bestemmie al secondo che dico mentre cerco di lavorare nonostante un pulcioso del cazzo stia piangendo.
101 volte al minuto che mi chiedo "che cazzo piangi, animale del cazzo! muori!!".
101 macchie marroni che ha addosso sto pulcioso del cazzo (marroni, neanche nere, che dalmata sfigato che sei).
"101 modi per uccidere un dalmata facendolo soffrire tremendamente ma senza lasciare tracce", questo sarebbe un bestseller.
101 tomi di filosofia pesantissimi che ho voglia di scagliare violentemente contro sto rompicazzo a quattro zampe.
101 motivi per preferire i gatti ai cani.

giovedì 23 aprile 2009

Foto 111: "ECPR Lisbon 2009"



Sottofondo: Seven Nation Army ---->


...e vi è andata bene che abbiamo fatto la foto l'unico giorno in cui non avevo vestito & cravatta. Da sx si vedono: l'inglese ritardatario, l'australiano foucoltiano, il proceduralista che ha fatto incazzare Forst, il danese-spagnolo-inglese fan di Derrida, il greco pelato che sembra Billy Corgan con le orecchie a sventola, il danese che è assolutamente il mio idolo, la tombolina, il folle (che sta guardando spudoratamente il culo della tombolina), il turco solitario, la tizia sgaffa di Brema, la milanese che ha scritto un paper spettacolare, Pietro Starnuto, l'albanese che parla italiano meglio di me, il meglio filosofo, Raniero Foresta (che figo che figo che figo), lo spagnolo che è assolutamente il migliore e da ultimo il tizio crucco che è il mio idolo solo perchè è l'assistente di Forst.

mercoledì 22 aprile 2009

Foto 110: "Autismo e rotolone"



Sottofondo: 1979 ---->


Qualche anno fa, probabilmente 4 o 5 anni fa, ero in giro per il campo in infradito. Esattamente in sto periodo, il migliore per cazzeggiare nel campo. Stavo parlando al telefono con qualcuno. (ah si, era il 2005, ricordo che come telefono avevo ancora il maledetto Philips). Ok, fine parentesi autistica. Insomma, questo qualcuno con cui parlavo al telefono aveva la mia simpatia. Perché era veramente sfigato, perché non ne azzeccava una. E mentre compativo sto povero tizio giocherellavo autisticamente con le gocce d´acqua che uscivano lentamente da una giuntura del rotolone. Il rotolone, per chi non lo sapesse, non é una haribo gigante ma un attrezzo agricolo come quello rappresentato in foto. E insomma mi chiedo che fine abbia fatto sto soggetto, che non vedo e non sento piú. Mi chiedo se é ancora sfigato, se non é piú sfigato, o se i miei standard di sfigataggine sono cambiati. Probabilmente non é piú sfigato, e il fatto che non mi cerchi piú per telefono ne é la dimostrazione.

martedì 21 aprile 2009

Foto 109: "Ve lo immaginate?"



Sottofondo: Ring of fire ---->


Riporto dal carlino.it: "All´inseguimento del ladro nonostante l´etá. Il derubato è un ottantenne di Cesena che si trovava a Reggio Emilia per visitare la Rassegna Suinicola. E' stato borseggiato da un peruviano di 35 anni, che gli ha sottratto il marsupio contenente denaro e documenti. L'anziano con alcuni amici si è messo all’inseguimento del ladro fino a che questi non è stato bloccato e consegnato ai carabinieri."
La domanda é: ve lo immaginate? Ve lo immaginate cosa puó avere detto un tizio che é a) vecchio, b) romagnolo e c) appassionato di maiali mentre si accorge che uno gli ha ciulato i soldi? Per me si é caricato come una molla con una bestemmiona tutta vocali, finita solo quando ha acciuffato il ladro:
....iiiiioooooooooooooooooooiiaaaaaaaaaaaaaaaaaa....!

lunedì 20 aprile 2009

Foto 108: "Frasi sparse da Lisbona"



Sottofondo: Ring of fire ---->


"You know, I mean..."; "My wife told me: Glen, your paper is complete shit!"; "Es lebe Krankheit!"; "What about a morally depraved? What about a sicko?"; "Yes, we're held captive by the wrong picture"; "Enrico, hol mal den typ, diese scheisse funktioniert nicht"; "No, you're wrong, that's too big a gap: that's a gestaltswitch"; "mangia, paga; non mangia non paga"; "Baccalao!"; "Lea, great paper, but I totally disagree".

lunedì 13 aprile 2009

Foto 107: "Fine aprile 2004"



Sottofondo: 1979 ---->


Una foto vecchia, databile verso il 22-25 aprile 2004. Ero nel campo di mia nonna, studiavo storia moderna tra gli incubi ramificati di Bora. Mi piace un casino questa foto, perchè è piena di dettagli. Io sono autistico ed adoro i dettagli. Per prima cosa c'era la tuta, la mitica tuta, appesa all'albero. Ce l'ho addosso anche in questo preciso momento (strano). Ma i pantaloni della tuta erano ancora intonsi, li avrei smerdati di vernice 3 anni dopo, nel marzo 2007, mentre ritinteggiavo la camera dello studentato sotto minaccia dell'hausmeister. E poi c'era il monster, ancora tutti i pezzi originali. Li avrei cambiati qualche mese più tardi. Frecce, specchietti, portatarga, codone e sottocodone in carbonio, in tutto 300 euro. E poi appoggiato al codone del monster notare il telefono, il vecchio philips grigio. L'avrei distrutto più avanti, nel novembre 2005, tirandolo contro un armadio in un momento di rabbia. A terra poi c'era lo zaino della Eastpack, regalatomi dalla Vale nel natale del 99. Ad ingrandire la foto si notano ancora le spillette attaccate allo zaino, che avevo comprato nel negozio di Plaz a inizio anno. E poi il casco sull'erba non è un casco qualunque, è il vecchio casco che usavo quando andavo in giro in scooter. Avevo già il casco buono, ma evidentemente quel giorno avevo deciso per qualche motivo di andare nel campo con quello vecchio, più semplice da mettere. Il casco vecchio era ovviamente orrendo, ma pieno di ricordi. Pieno di scritte datate maggio 99, tipo "garuccio idolo" e "atalanta in zona uefa".
Adesso vado, aspetto che le stelle tramontino, perchè all'alba, se mi sveglio, vincerò.

domenica 12 aprile 2009

Foto 106: "Quelli che Bora c'è la filaaa!!!"



Sottofondo: Lucille ---->


Quelli che Bora c'è la filaaa!!!;
Quelli che andiamo a fare su nel campo di mio nonno;
Quelli che faccio su io perchè nanni non è capace;
Quelli che si mettono a ridere a pensare che nanni non fosse capace;
Quelli che assaporano il gusto di fare qualcosa di nascosto;
Quelli che poi saran le ultime, oramai;
Quelli che dio bo, è bastata una canna e siamo sballati;
Quelli che oh, io sento dei rumori;
Quelli che Bora inizia a strippare;
Quelli che sono nostalgici, perchè Bora senza tic non è più Bora;
Quelli che torniamo alla pista;
Quelli che barcollano;
Quelli che inciampano in corpi contundenti ramificati;
Quelli che Bora c'è la fila...;
Quelli che Bora c'è la fila!;
Quelli che Bora c'è la filaaa!!!;
Quelli che il calcio.

sabato 11 aprile 2009

Foto 105: "Nicola Caverna"



Sottofondo: Turned on ---->


Dopo l'anatema del pelato mi sono sentito in obbligo di informarmi. Chi cazzo è Nick Cave? Scopro su wikipedia che si tratta di un tuttofare australiano classe '73. Scrittore, cantante, pittore, attore, verosimilmente anche arrotino nel tempo libero. Non ho ancora ascoltato delle sue canzoni, e se l'ho fatto non sapevo si trattasse di lui. Ma siccome si occupa di tutto, sicuramente l'avrò incontrato da qualche parte. Per ora mi limito a scrutare la sua foto. Abbastanza inquietante, sembra uno di quegli stuntmen che bazzicavano i set dei film di Bud Spencer e Terence Hill nei primi anni '80. Insomma, quei tizi che prendevano un sacco di sleppe. Però in versione spiritata.

giovedì 9 aprile 2009

Foto 104: "Nashville in my soul"



Sottofondo: Texas in my soul ---->


Il sogno della mia vita. Prendermi una casa a Nashville (il Texas è troppo scontato) e stare tutto il giorno in mutande sulla veranda, con un filo d'erba in bocca e il banjo in mano. Some folks think I'm hidin', it's been rumored that I died... but I'm alive and well in Tennessee...

Foto 103: "Capri Sonne all'arancia"



Sottofondo: GTA San Andreas theme ---->


Il Capri Sonne. Un banalissimo succo di frutto all'arancia in un sacchetto da 20 cl. Totalmente irrilevante, a quanto parrebbe. Invece no, è fondamentale. Cioè, è fondamentale se vivi in Germania. Tanto per cominciare, qui è tutto gasato. L'altro giorno ero a Mainz a cazzeggiare e mi sono preso un the freddo in lattina alla Shell. L'ho assaggiato e ho bestemmiato, pensavo fosse scaduto. No invece, era solo gasato. Quindi il fatto che il Capri Sonne non sia gasato è un pregio non da poco. E poi è all'arancia, un gusto normale. Anche qui, non bisogna dare troppe cose per scontate. In Germania i succhi sono di tremila gusti diversi, tutti mischiati tra loro. Lo stesso Capri Sonne è disponibile in altri gusti: il gusto big babol, il gusto tropicale-rancido, il gusto ciliegia. E fanno tutti schifo. Quindi una volta che trovi qualcosa non gasato con un sapore decente ti esalti. Dove si trova il Capri Sonne? Beh ovunque, in tutti i tipi di supermercato, ma il posto ideale per gustarselo è la stazione della metropolitana. Mentre aspetti la U7 o la U4 è d'obbligo prendersi un Capri Sonne all'arancia. Ma attenzione. I prezzi variano. In quasi tutte le stazioni costa 80 cent, ma se riesci a domare la sete fino alla Konstablerwache, lì lo puoi prendere per 50 cent. Mai prenderlo all'aeroporto, lì costa 1 euro. E comunque bisogna sempre considerare che il Capri Sonne, in quanto sacchetto di plastica, si può impigliare nella macchinetta. Si tratta di cosa abbastanza frequente. In questo caso non mettetevi a dare scossoni alla macchinetta, perchè i crucchi cominciano a guardavi male e dopo un po' chiamano la polizei. Molto meglio prendersene un altro, così quello davanti cade e voi vi ciucciate in tutto 40 cl di goduriosissimo Capri Sonne all'arancia.

martedì 7 aprile 2009

Foto 102: "Diolop!"



Sottofondo: Flowers on the wall ---->


Dio lop, non me ne vado a letto finchè non capisco il paper di sta tizia. Tira fuori il Parmenide e mi fa strippare, sono nel tunnel di brutto, non ci capisco un cazzo. Probabilmente domattina alle sei sarò ancora qui. La foto è la prima (l'unica) che è uscita su google bilder quando ho digitato "dio lop" (tra virgolette).

lunedì 6 aprile 2009

Foto 101: "Osvaldo a Lisbona"



Sottofondo: Flowers on the wall ---->


Tra una settimana circa sarò a Lisbona, come è giusto che sia. Oggi stavo guardando su internet un po' di posti da visitare (leggi: ristoranti, ristoranti sulla spiaggia, ristoranti nella città vecchia). Mentre ero lì a pregustarmi il pollo alla griglia in salsa piccante mi arriva una mail dei coordinatori della conferenza alla quale parlerò. Mi informano che il presidente della repubblica portoghese, data l'imponenza dell'evento, ha emesso un tot di inviti per i partecipanti. Avremo l'impareggiabile privilegio di godere di una visita guidata del parlamento, a cui seguirà un seminario sulla storia del sistema governativo portoghese, nonchè un aperitivo offerto nella sala conferenze ufficiale. Si, per un attimo ho tentennato, l'aperitivo all'interno del parlamento mi intrigava. Ma poi ho pensato che si tratterà di robaccia analcolica, senza contare che ci sarà una schiera di guardie di palazzo pronte a fucilarti se ti flambi una sambuca in faccia al presidente. E non parlo di una sambuca doppia. Quindi visita al parlamento bocciata. Tra l'altro si terrebbe venerdì pomeriggio, l'unico pomeriggio libero che ho. Venerdì pomeriggio devo visitare un po' la città (leggi: vado a spaparanzarmi al sole in spiaggia con un mohito in mano). Quanto so' Osvaldo.

domenica 5 aprile 2009

Foto 100: "Cen-to, cen-to, cen-to!"



Sottofondo: Flowers on the wall ---->
.
.
Cen-to, cen-to, cen-to!
Il blog è arrivato a quota cento foto, e questa foto è d'obbligo. Chi non si ricorda quella commovente perla di fine anni '80 che era "ok il prezzo è giusto?". Un gioco televisivo che quasi 20 anni dopo ci fa sorridere, da quanto era ingenuo e sobrio. Non c'erano travesiti e conduttrici mignotte, c'era una già attempata Iva Zanicchi a tenere in mano da sola tutta la baracca, coi suoi vestitoni lunghi. E non si discuteva di fattoria o grande fratello, di froci guariti e pompini, ma si tirava a indovinare il prezzo di oggetti di uso domestico. Che tenerezza.

Mi ricordo che ci guardavo spesso, prima di cena, quando andavo da mia nonna a farmi ingozzare di pane abbrustolito & formaggini susanna. Mio nonno ne mangiava talmente tanti che una volta vincemmo anche un premio coi punti dei formaggini. Un ottimo dinosauro gonfiabile viola. Che spettacolo gli anni '80.

Solo una cosa di "ok il prezzo è giusto" mi faceva incazzare, già da bambino. I premi finali erano solo ed esclusivamente di due categorie: o pellicce o cucine. Basta. O ti portavi a casa una cucina o te ne uscivi con un quintale di pelo sulle spalle. Ma cazzo, se vengo a giocare significa che ce l'ho una casa, giusto? E allora avrò anche la cucina, magari. Se sono senza cucina magari ho problemi più urgenti che venire a girare la ruota. La pelliccia è già più malleabile come articolo, certo. Può anche farmi piacere, magari un lupo scuoiato con le maniche mi mancava. Ma anche no. Magari preferisco una collezione di sassi dipinti, un set di dvd porno o un tappeto. O magari sono lungimirante e intuisco che la pelliccia è una pacchianata anni '80 che tra qualche anno nessuno oserà più portare. Insomma dico, se una pelliccia costa 600mila, non potete darmi l'equivalente in contanti e bona lì? Magari bastano anche 500, o 400 mila, non c'è problema; basta che poi me li possa spendere come voglio io. No, se non ti va bene la pelliccia, allora ti prendi la cucina.

Ovviamente quando le pellicce sono uscite di moda e quando la Zanicchi ha realizzato che di solito chi va a un programma televisivo è già dotato di cucina, la gloriosa parabola di "ok il prezzo è giusto" è terminata. Mi manca però.

sabato 4 aprile 2009

Foto 99: "Quelli che i giardini margherita"



Sottofondo: Lucille ---->


Quelli che i giardini margherita;
Quelli che ai giardini margherita ci porto la tandem;
Quelli che per loro Bologna significa merde di cane, prezzi alti e un accento insopportabile;
Quelli che però 5 anni dopo scopri che Bologna ha un lato piacevole;
Quelli che ai giardini margherita ci porto la Chiara;
Quelli che ai giardini margherita prenotano un viaggio;
Quelli che però poi hanno problemi al check in;
Quelli che ci vediamo ai giardini margherita, poi andiamo a mangiare il pesce;
Quelli che tornano dall'erasmus, tutti contenti;
Quelli che vuvuvumipiacitu;
Quelli che ai giardini margherita incontri gli albanesi tamarri;
Quelli che lui sì che è un figo, suona a Los Angeles...;
Quelli che sul livello culturale di Los Angeles sono d'accordo con Woody Allen;
Quelli che una può anche essere faxabile, basta che abbia un bel culo;
Quelli che ai giardini margherita si bullano spudoratamente;
Quelli che ai giardini margherita non c'è neanche una margherita;
Quelli che i giardini margherita;
Quelli che il calcio.

mercoledì 1 aprile 2009

Foto 98: "Potsdam"



Sottofondo consigliato: When you're hot you're hot ---->


Dopo Lisbona ad aprile, Potsdam a settembre. Quanto so' filosofo, quanto mi piacciono ste cose. E sto giro non dite che mi hanno preso per raccomandazione, sarebbe una mera congettura (ahahah battutona, ma la può capire solo la Pia). Cfr Rawls 1999: 594.