martedì 9 dicembre 2008

Foto 56: "Hegel - Kant 1-0"



Sottofondo consigliato: If you've got the money ---->


Che figata, ieri sono andato ad un seminario con gente da tutto il mondo. E alla sera Ratskeller, un locale fichissimo con la migliore birra artigianale dell'Assia. Una figata totale, stare insieme a distinti filosofi (sbronzi) a discutere della partita annuale di calcetto tra kantiani ed hegeliani organizzata dal dipartimento di filosofia di Francoforte. Con Forst che si lamenta che gli hegeliani barano, con l'inglese indignato dal fatto che lui è un nietzscheano e in quanto tale si sente tagliato fuori, e con tutti che strippano perchè alla fine della partita, comunque sia andata, hegeliani e kantiani non sono d'accordo sul punteggio raggiunto perchè applicano regole di conteggio diverse. Questa ultima cosa confesso che non l'ho capita, che cazzo vuol dire che non sono d'accordo sul punteggio? Non ho chiesto spiegazioni, quindi avanzo qualche ipotesi. Allora, per esempio per gli hegeliani un goal su azione vale doppio rispetto a un goal su punizione, perchè rappresenta il progresso della squadra che, in quanto corpo etico, ha superato i conflitti tra servo (il mediano lavoratore alla Oriali) e padrone (capitano fighetto che sfoggia gli scarpini dorati di Ronaldo). Per i kantiani invece un goal fortunoso non vale, perchè quello che conta è la retta intenzione, non il casuale raggiungimento dell'obiettivo. D'altronde i kantiani non cascano mai in area per simulare un fallo perchè si rendono conto che non sarebbe una pratica universalizzabile, mentre gli hegeliani abusano dell'astuzia della ragione (forse a questo si riferiva Forst quando diceva che gli hegeliani barano). E poi chi fa l'arbitro? Ecco, forse abbiamo trovato una cosa da far fare all'inglese nietzscheano, l'arbitro. Dovrebbero stargli sui coglioni sia Kant che Hegel allo stesso modo, quindi non dovrebbe fare favoritismi. Ma probabilmente sarebbe un arbitro troppo all'inglese, nel senso che fischierebbe troppi pochi falli. E non solo perchè sarebbe lui stesso inglese, ma perchè, in quanto nietzscheano, godrebbe a vedere un dionisiaco crescendo di falli e violenza liberatoria.
Mentre si discuteva di queste cose io mi sono preso un mezzo pollo alla griglia che colava grasso, tre boccali di birra e un dolce immenso e cremosissimo. Quando sono andato a pagare, ecco la notizia che mi ha fatto ridere ulteriormente il culo. Non si paga, è tutto offerto dall'università. Bolgia.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

tu mi istighi a studiare filosofia

Anonimo ha detto...

Non ho parole.