sabato 30 maggio 2009

Foto 125: "Che palloso"



Sottofondo: Incontro ---->


Stavo per iniziare sto post con un "mi ricordo di quel giorno stavo facendo la tal cosa". E poi avrei continuato dicendo "eh si, che nostalgia" oppure "che spettacolo ritrovare nuovi ricordi" oppure ancora "si si bolgia, su youtube ho visto un filmato anni 80". Ma che coglioni, che essere palloso che sono.

giovedì 28 maggio 2009

Foto 124: "Perchè mi serve il valium"



Sottofondo: Incontro ---->
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Un pianoforte sconosciuto in sottofondo, come quelli che senti per la strada, senza sapere da che finestra provengano. Ridevo in questa foto, scattata 5 anni fa quasi esatti. La guardo e mi chiedo perchè, un milione di perchè. Perchè il mio monster è a 1000 Km di distanza, perchè non sto studiando Gadamer, perchè sono così, perchè non posso vedere la mia morte nell'occhio di vetro della strega, perchè ci sono tante coincidenze, perchè la mia XboX non legge Halo 3, perchè non esistono più i Keen on an Empty Dream, perchè la Laura abita di fianco a casa mia, perchè il 13 arriva fino a via Pavese, perchè un macchinista nella sua vita vedrà in media 15 suicidi, perchè sfottevo i cabalisti rinascimentali se poi i numeri hanno un'importanza così decisiva nella mia vita, perchè ho l'ansia per tutto, perchè mi sopporti nonostante tutto, perchè il 603 mi deprime, perchè non porto più da 10 anni il cappellino Stüssy da 50mila lire, perchè mi faccio domande, perchè cerco risposte, perchè la risposta è dentro di te epperò è sbagliata, perchè Bobbio è famosissimo in Messico, perchè piango per ogni canzone, perchè la mia Stanzani e Tomassone del '74 è impolverata, perchè odio certe parole, perchè sono così palloso, perchè non ho mai visto i pois, perchè non sono alla fiera dell'agricoltura di Cesena, perchè in me esistono allo stesso tempo l'amore più folle e il disinteresse più glaciale, perchè il mio vecchio telefono è in fondo al Savena, perchè quel coglione di guido ha scatenato una disastrosa catena di eventi, perchè mi torturo, perchè perchè perchè. Devo stare da solo e capire che le domande non hanno risposta, specie se non hanno senso.

martedì 26 maggio 2009

Foto 123: "Ciononostante o forse a maggior ragione"



Sottofondo: 1979 ---->


Quando ho scattato sta foto non avevo la minima idea di quello che mi sarebbe successo. Si, un po' lo immaginavo, magari pure lo speravo, ma non avevo idea dell'immensità e della complessità della cosa. Anche perchè se me lo avessero detto non ci avrei creduto, lo avrei creduto un futuro troppo macchinoso, barocco, strapieno di coincidenze eccessive, da una parte inutilmente crudele e dall'altra dolce fino alla nausea. Ad ogni modo, contro ogni logica, il tutto è successo, e sta succedendo. E ciononostante o forse a maggior ragione ci sono tante cose: ci sono le overlapping reasons e le 12 ore di sonno, ci sono i moti di orgoglio e il pesce al ristorante, ci sono le gocce di valium che riesco a evitare e lisbona, ci sono l'inglese e il tedesco, ci sono i soldi in banca e l'ufficio nella pankratiusstraße, ci sono le frasi date e quelle ricevute, c'è un CV che non serve a un cazzo e una boccia di beck's che serve a molto. Siamo qua, ciononostante o forse a maggior ragione.

Foto 122: "Peccato"



Sottofondo: 1979 ---->


Peccato che si perdano i ricordi, perchè senza ricordi la storia muore. Sostanzialmente è questa la pippa che i maestri e prof civic-minded propinano dalle elementari in poi, generando in ogni studente di ogni sesso razza e religione una repulsione claustrofobica nei confronti della storia. Se però alla storia sostituisci la tua vita vissuta, allora ti dispiace davvero che nessuno ricordi questa foto; che nessuno ricordi dove e quando è stata scattata, che nessuno si faccia avanti per un pandoro del bauligrill, che nessuno mi faccia presente che si tratta di una banalissima foto a una pozzanghera.

mercoledì 20 maggio 2009

Foto 121: "Farsi del male (la mattina presto)"



Sottofondo: Coming clean ---->


...mirabilandia, la macchina con le palline, la macchina coi petali, il mio anellino, i colori , il sud, la corsia dei vini, le noci, la freccia, de andrè, il telefono, i green day e i blink 182, le fighette in via ugo bassi, la A e la Z, prendere dei "si" o dei "no" come dice habermas, il fiume, valentino rossi, il gatto, il terrazzo, la porta che striscia, gianna nannini, lo specchio, dylan dog, il treno che non passa, chi cazzo è marco, sex & the city, poco sex, poca city, dino, porta santo stefano, la supremazia del maschile, una rosa, amos moses e il suo gatto, il ristorante sempre chiuso, il motivo mai visto...

domenica 17 maggio 2009

Foto 120: "Ain't No Sunshine When She's Gone"



Sottofondo: Ain't No Sunshine When She's Gone ---->


Stanotte ho dormito quasi 12 ore. La cosa non è strana di per sè, visto che io dormo sempre un casino. Però questa volta è stato diverso, sentivo una forza interna che mi imponeva di continuare a dormire. Si, perchè dopo mesi ho risognato la pattinatrice. E mentre piano piano ti svegli suona un dolce allarme, che ti fa presente che al tuo risveglio la pattinatrice svanirà, come sempre. Perchè la pattinatrice non esiste, e se esiste esiste in un mondo parallelo, magari non troppo diverso dal mio ma comunque irraggiungibile, come una dimensione onirica alla Dylan Dog. E allora cerchi di continuare a dormire, e ci riesci, perchè il richiamo della pattinatrice onirica è troppo forte. La sogni ancora, ma è sempre più sfumata, fino a diventare impalpabile. A quel punto ti svegli, sentendoti spaesato, tipo gettato-nel-mondo o tipo Abgrund. Allora vai su internet, l'unica mia porta sul mondo, e scopri che tra milioni di pagine e miliardi di foto non c'è niente che si avvicini lontanamente alla pattinatrice. Guardi fuori e c'è il sole, Francoforte ti sorride silenziosamente. Ma dopo che la pattinatrice se ne è andata il sole non conta più niente. O forse è proprio quel sole che ha sciolto il ghiaccio, definitivamente. Oppure la neve nel bosco.

venerdì 15 maggio 2009

Foto 119: "Quelli che si divertono con poco"



Sottofondo: Lucille ---->


Quelli che si divertono con poco;
Quelli che perchè stai leggendo sto blog, coglione?;
Quelli che si, ma è l'ultima volta;
Quelli che scopri che il fondo non lo tocchi mai;
Quelli che gozzovigliano nell'opulenza;
Quelli che campano con una crosta di pane;
Quelli che si sono arricchiti, rimanendo volgari;
Quelli che sono aristocratici, ma decaduti;
Quelli che ci manca solo che votiamo Berlusconi;
Quelli che fanno all'ammòre sulla tua moto;
Quelli che il collettore del monster è ancora ammaccato;
Quelli che l'acqua magari c'è ancora, magari al margine della strada;
Quelli che la Metà della Pam;
Quelli che ahahah cioè bolgia;
Quelli che si divertono con poco;
Quelli che il calcio.

mercoledì 13 maggio 2009

Foto 118: "Der Grillmeister und die jew(h)eiligen Pankraten"



Sottofondo: 1979 ---->


Ieri sera alla festa di San Pancrazio mi hanno conferito il titolo di Grillmeister, che per i tedeschi, ho scoperto, è una carica di poco inferiore (per prestigio sociale) a quella di cancelliere.
E mentre giravo i bbiuuster pensavo a tutti i (san) pancrazio che mi venivano in mente. Analiticamente, la mia definizione di pancrazio è: uno che viene preso per il culo e deriso a causa di un difetto o di un comportamento bizzarro, per poi rompere il culo a tutti e fare carriera proprio grazie a quel difetto. Pancrazio chi era? Un bamboccio invasato palesemente incapace di intendere e di volere. E proprio per questo l'hanno fatto santo, e adesso sta in subaffitto gratis da dio. Se era normale mica diventava santo. Obama, Obama è un pancrazio. Eletto proprio perchè negro, e non sarà un caso che i repubblicani hanno subito pensato di candidare uno ancora più negro. E non rompetemi i coglioni, essere negro è un difetto in politica. Colombo è un pancrazio. Colombo dico Peter Falk. Deriso perchè aveva un occhio finto a causa di un tumore ("con gli stessi soldi possiamo pagare un attore con due occhi", gli dissero al primo provino), poi venne preso proprio perchè quell'occhio finto gli dava l'aria del tizio sbadato e tra le nuvole. Poi c'è una categoria più quotidiana di Pankraten, cioè tutti i burini analfabeti che proprio in quanto tali si fanno le superfighine. Ma questa è una categoria dubbia, perchè non sapere i congiuntivi per molti non è affatto un difetto.
PS ieri ero capottato, mi sa che si notano ancora gli effetti. Ho bevuto una quantità inenarrabile di Flensburger, che come intuirete è la birra fatta a Flensburg. Ne bevevo un casino non tanto perchè avessi sete o perchè mi volessi sbronzare, quanto piuttosto perchè ero commosso dal fatto che quel buco di culo di Flensburg avesse prodotto qualcosa di così buono come quella birra.

lunedì 11 maggio 2009

Foto 117: "San Pancrazio"



Sottofondo: When you're hot, you're hot ---->


"Egli nacque verso la fine dell'anno..." Questo l'inizio della pagina di wikipedia sulla storia di San Pancrazio martire. Visto Bora? Non siamo solo io e Isotta a usare "egli". Comunque, perchè ti interessi di San Pancrazio? Risposta: perchè domani 12 maggio è San Pancrazio. E chissene fotte? Se ne fottono i miei colleghi, che hanno ben pensato di fare una festa domani in suo onore, dato che il nostro ufficio sta nella Pankratiusstraße. Grigliata sul terrazzo, biuster, birra e (speriamo) qualche carbone ardente che cade accidentalmente sul dalmata del cazzo del mio collega.

Comunque, appunto, ci siamo informati su chi fosse sto san Pancrazio. Uno sfigato totale. Un invasato che a 14 anni ha avuto la bella trovata di andare da Diocleziano a bullarsi di essere cristiano. Al che Diocleziano gli ha risposto: senti bamboccio, non schiantarmi la minchia e va' a giocare al fantagladiatore con gli altri pueri. No no, risponde lui, io sono cristiano, cioè ci credo un casino e trall'artro voi pagani mi fate caà, deh! Diocleziano comincia a innervosirsi e gli fa presente che lui è tipo l'imperatore, e che c'è un rapporto abbastanza diretto tra imperatore incazzato e rompicoglioni decapitato. Ah si?! Ah si?!, risponde San Pancrazio, dai dai dai Diocleziano decapitami se sei capace. Detto fatto, il boia aveva giusto un po' di prurito alle mani.
Boia: "Pancry, when you're hot, you're hot". Pancry: "Thanks a lot!". Zack!
Ah dimenticavo. Giuro che non sto scherzando, per la chiesa cattolica San Pancrazio è da invocare contro i crampi, le false testimonianze e il MAL DI TESTA. Ma dio cleziano (che non è un imperatore ma una bestemmia), io voglio anche provare a tollerare la chiesa, ma non mettetevi nella condizione di farvi prendere per il culo.

mercoledì 6 maggio 2009

Foto 116: "Olè!"



Sottofondo: Ring of fire ---->


Dopo aver passato due giorni e due notti a controllare la traduzione di un tizio dall'inglese al tedesco (si, io, che non riesco nemmeno a ordinare al ristorante), ecco un nuovo tassello del mio sconfinato orizzonte linguistico. Ho ricevuto finalmente la traduzione in spagnolo (olè!) di un mio pezzo che comparirà su un'importante rivista messicana. Si, pelato melvagio, ci sono riviste importanti anche in Messico. Si, pelato malvagio, i messicani si interessano di Habermas anche mentre imperversa la peste suina. Ebbene si, pelato malvagio, esiste un tizio che ha passato qualche giorno della sua vita a tradurre una cosa scritta da me. Momento poetico: nelle diverse lingue, i testi creano nuove associazioni mentali, dimostrano una loro autonomia. Come se si vestissero in modo diverso. E il costume spagnolo resta sempre un po' barocco, retorico, donchisciottesco. Sono filosofo, poeta e paraculo. Filosofo perchè so' filosofo; poeta perchè ho appena scritto due righe sul fascino velatamente decadente dello spagnolo; paraculo perchè non le ho scritte io, ma mi sono limitato a fare un copia e incolla da una mail che ho ricevuto.

domenica 3 maggio 2009

Foto 115: "Trittico"



Sottofondo: Ring of fire ---->


Ieri sera sono andato all'opera, e mi sono rotto i coglioni infinitamente. Però almeno ci sono andato con un bel fighino; anzi, con la meglio fighina in assoluto, qui fotografata di fronte all'opera della Willy-Brandt.