mercoledì 13 maggio 2009

Foto 118: "Der Grillmeister und die jew(h)eiligen Pankraten"



Sottofondo: 1979 ---->


Ieri sera alla festa di San Pancrazio mi hanno conferito il titolo di Grillmeister, che per i tedeschi, ho scoperto, è una carica di poco inferiore (per prestigio sociale) a quella di cancelliere.
E mentre giravo i bbiuuster pensavo a tutti i (san) pancrazio che mi venivano in mente. Analiticamente, la mia definizione di pancrazio è: uno che viene preso per il culo e deriso a causa di un difetto o di un comportamento bizzarro, per poi rompere il culo a tutti e fare carriera proprio grazie a quel difetto. Pancrazio chi era? Un bamboccio invasato palesemente incapace di intendere e di volere. E proprio per questo l'hanno fatto santo, e adesso sta in subaffitto gratis da dio. Se era normale mica diventava santo. Obama, Obama è un pancrazio. Eletto proprio perchè negro, e non sarà un caso che i repubblicani hanno subito pensato di candidare uno ancora più negro. E non rompetemi i coglioni, essere negro è un difetto in politica. Colombo è un pancrazio. Colombo dico Peter Falk. Deriso perchè aveva un occhio finto a causa di un tumore ("con gli stessi soldi possiamo pagare un attore con due occhi", gli dissero al primo provino), poi venne preso proprio perchè quell'occhio finto gli dava l'aria del tizio sbadato e tra le nuvole. Poi c'è una categoria più quotidiana di Pankraten, cioè tutti i burini analfabeti che proprio in quanto tali si fanno le superfighine. Ma questa è una categoria dubbia, perchè non sapere i congiuntivi per molti non è affatto un difetto.
PS ieri ero capottato, mi sa che si notano ancora gli effetti. Ho bevuto una quantità inenarrabile di Flensburger, che come intuirete è la birra fatta a Flensburg. Ne bevevo un casino non tanto perchè avessi sete o perchè mi volessi sbronzare, quanto piuttosto perchè ero commosso dal fatto che quel buco di culo di Flensburg avesse prodotto qualcosa di così buono come quella birra.

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