giovedì 5 giugno 2008

Foto 6: "La pigrizia"



Cosa c'entra questa foto con la pigrizia? C'entra. Non per l'oggetto che rappresenta, ma per la motivazione che mi ha spinto a postarla: cioè il fatto che fosse la prima foto a portata di mouse. La pigrizia è una virtù da ricchi, e in quanto tale è una virtù sofisticata.

A prima vista parrebbe semplice: se per raggiungere l'oggetto X ci sono due vie A e B, si sceglierà la via più semplice ed economica, minimizzando lo sforzo possibile. Ma questa versione non rispecchia la vera virtù della pigrizia. Perchè il vero pigro non calcola, per due motivi. Primo, perchè il calcolo costa fatica. Secondo, perchè il calcolo potrebbe portare il pigro a evitare un'azione nell'immediato più comoda per minimizzare lo sforzo futuro, il che è inammissibile. Esempio. Quando io esco dall'università devo andare in stazione. Ho due possibilità: camminare per 25 minuti fino al binario, o andare alla fermata e prendere la comodissima s-bahn che mi porta in 5 minuti di fronte alla stazione. Se la pigrizia fosse calcolo, sceglierei la seconda opzione, naturalmente. E invece no, scelgo sempre la prima. E' qui il vero punto chiave della vera pigrizia. Io non prendo la s-bahn perchè dovrei mettermi a cercare la fermata, leggere lo schema delle linee dei tram che ovviamente non ho mai avuto voglia di guardare, tirare fuori il semesterticket se passa il controllore etc. Il vero pigro è quello che compie la scelta che sul momento è più comoda, anche se paradossalmente questo a lungo termine gli costerà più sforzo. Frega sega se devo camminare per mezz'ora. Se sul momento è più comodo non arrivare alla fermata, alla fermata non ci vado.
La vera pigrizia è un sublime paradosso, è una questione di principio e non di calcolo. E io sono uno che ai principi ci tiene. Perchè so' filosofo e so' di ispirazione kantiana. La ragione strumentale hobbesiana ti porta a calcolare la via più comoda dal divano al cavatappi; la ragion pratica kantiana ti impone categoricamente di escludere ogni calcolo e di agire solo in virtù del principio di pigrizia. E quindi di aprire la birra col mazzo di chiavi che hai in tasca. Se poi ci metti 10 minuti, ti spelli un dito e distruggi le chiavi che l'hausmeister ti ha appena rifatto per 25 euro, amen. D'altronde la virtù, si sa, impone sacrifici.

1 commento:

Anonimo ha detto...

prova del nove della mia pigrizia. Ho scritto sto post il 5 giugno ma non ho avuto voglia di postarlo fino al 19.