sabato 21 giugno 2008

Foto 7: "Das Unheimliche & l'amaro lucano"



Il fascino perturbante delle stazioni abbandonate. Perturbante nel senso freudiano del termine. Unheimlich, non familiare. Ma perturbante proprio perchè non si tratta di un corpo estraneo di per sè, bensì di un qualcosa che una volta era familiare, ma che è stato rifiutato e relegato nell'inconscio. Il perturbante è il riemergere di quello che era forzatamente diventato estraneo.

Brindisi di montagna, una stazione sperduta tra le montagne lucane. E ormai abbandonata da 4 anni. Bellissima e inquietante allo stesso tempo. Un edificio piccolissimo e ora murato, un vecchio tabellone semi-elettronico pieno di merde di uccelli, due cartelli vecchio stile (l'azzurro FS e non il blu treinitalia) ormai sepolti dalle erbacce che scendonono dal dorso della montagna. E soprattutto questi orari, sublimi.

Chissà cosa mi ha risvegliato Brindisi di montanga. Non lo so, e forse sta lì il vero perturbante.

3 commenti:

siuf ha detto...

I posti dimenticati e sperduti tipo questo mi danno un senso di decadenza nostalgica che mi piace moltissimo.
Mi mettono tristezza perché sono abbandonati alle cacche degli uccelli, perché sono murati e fatiscenti, soli e lontani da tutto, sono caduti e nulla mai potrà riportarli ai passati splendori, sono senza speranza e anche per questo mi piacciono moltissimo.

siuf ha detto...

Ah, devi leggere (se non l'hai già fatto) "Perturbamento" di Th. Bernhard :D

quasi Pablo ha detto...

davvero, gli antichi fasti che non possono tornare...