lunedì 9 febbraio 2009

Foto 79: "Antonio Loperfido"



Sottofondo consigliato: Got my mojo working ---->


In un post di diversi mesi fa (come i fedelissimi di questo blog si ricorderanno) avevo inserito nella top 5 dei miei idoli estivi Antonio Loperfido. Trattasi di un gommista di Matera, che non ho nemmeno mai visto di persona tra l'altro. Avevo solo notato il cartello con la pubblicità della sua officina durante una delle mie peripezie in Basilicata. Appena visto il cartello mi son detto: tu ti chiami Loperfido veramente? Sei il mio idolo. Uno che si chiama Antonio Loperfido gode di una lexical priority assoluta. Obbene oddunque (come diceva il mitico Perfetti), oggi mi sono detto: cerchiamo il sito della sua officina su internet. Cazzo, c'è tutto su internet, non ci sarà l'officina di Antonio Loperfido? No, non c'è. Ma ci sono altri 3 omonimi.

Antonio Loperfido 2: psicologo che coordina "L'osservatorio del suicidio e del parasuicidio" del Dipartimento di salute mentale di Pordenone e che è autore di numerose pubblicazioni sull'argomento. Ottimo.

Antonio Loperfido 3: non so chi sia, è un tizio su facebook. Facebook di merda. Se digiti "turbato thomas" viene di sicuro un link con un tizio che si chiama così e che ha il profilo su quel cazzo di sito.

Antonio Loperfido 4, un ingegnere (ovviamente materano) che ha fatto una discreta carriera accademico-militare tra 800 e 900. Nel 1927 un tale Riccardo Ribocci (o Riboccia) scrisse un delizioso encomio di Loperfido 4 in un divertentissimo stile barocco-balilla. L'encomio si chiude così: "A distanza grandissima per l'ingegno, la profondità degli studi, l' attività prodigiosa, ma prossimo ad Antonio Loperfido nella consuetudine della vita quotidiana e più prossimo ancora nella verginità di ogni encomio servile, chi scrive queste notizie, con la brevità imposta dall'abbondante materiale messo in relazione allo spazio che si può domandare ad una rivista mensile, ha ritenuto di adempiere ad un sacrosanto dovere col segnalare dalle pagine di questo periodico la vita proba e l' opera luminosa di un degno figlio di quella forte Basilicata, che dette all'Italia in ogni tempo uomini integri ed insegni" (sic!).

Lo so, la foto non c'entra un cazzo. O meglio, c'entra ma non mi va di spiegarvi perchè.

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