giovedì 3 settembre 2009

Foto 133: Numeri e autismo




Per noi autistici scegliere il giorno migliore è difficile, perchè alla fine ogni giorno del mese ha in qualche modo un'aura negativa.

1 no, il primo e l'ultimo giorno mi fanno strippare, sono come l'inizio e la fine del campo, liminari e pieni di erbaccia.

2 due, ma lo sentite come suona male?

3 troppo mistico

4 no, era il numero che avevo quando giocavo nel ponte pietra (io volevo il 10 come oliver hutton)

5 no perchè nel ponte pietra quando non c'era il 4 mi davano il 5

6 mi dà l'idea della sufficienza, e a me le cose piacciono pacchianamente esagerate

7 troppo ebraico

8 numero goffo e idiota, suono cacofonico (unico vantaggio: è palindromo)

9 no perchè una volta il 9 aprile ho strippato di brutto, 9 bocciato

10 troppo da figo, è il numero di oliver hutton, io sono cazzone

11 dopo la vacanza in svezia mi sta sul cazzo, causa i maledetti 7-eleven

12 ma che numero sfigato, è quello del secondo portiere

13 nel ponte pietra era il numero di garuccio, fate voi

14 odio tutto quello che ha a che fare con san valentino

15 non c'è bisogno di spiegare perchè lo odio

16 flensburg in pieno

17 era il numero del tram che prendevo alle medie, bocciato

18 inflazionato

19 va beh allora fai 20 cifra tonda no?

20 no ma non vi va di spiegare perchè

21 secondo alcuni ha un suo perchè, ma mi devo ancora convincere :)

22 ripetitivo

23 ma che palle, era il numero di quel tizio sborone che giocava a basket, mi stava sul culo a pelle

24 2 volte sfigato, 2 volte il secondo portiere

25 dal 25 al 27 giugno 1997 ho strippato di brutto

26 vedi sopra

27 vedi sopra

28 scontato

29 porta sfiga (non il numero, il tizio che si chiama così, se è ancora vivo)

30 troppo il là

31 stesso problema dell'1

venerdì 19 giugno 2009

Foto 132: "Antò, grenonsens, fresco"



Sottofondo: Incontro ---->


Copio foto e titolo da un altro blog, che seguivo qualche era glaciale fa. Mi è sempre piaciuto quel post, da morire. Che poi non era un post, era una foto con quella scritta sotto.

mercoledì 17 giugno 2009

Foto 131: "Il burattinaio"



Sottofondo: Texas in my soul ---->


Vivere la mia vita è come giocare al "den Ring rauskriegen", un gioco tamarro che vi spiegherò più avanti. Tiri di qui, perdi di là. Sistemi sopra, ti incasini sotto. E non se ne esce. Ormai sono convinto che il tutto sia orchestrato da un demone, da un burattinaio che mi fa girare in qua e in là come un animaletto idiota nella gabbia. Ma è una gabbia dorata quindi deh, rompi anche poco le palle.

domenica 14 giugno 2009

Foto 130: "I cani sono stupidi"



Sottofondo: Texas in my soul ---->


I cani sono stupidi, questo è un apriori materiale, ma ogni tanto ho conferme sbalorditive di questa verità di ragione. Tipo, mio zio ha due cani da caccia. In quanto tali, non possono essere lasciati liberi, se no si sputtanano l'olfatto e combinano casini quando li porti a caccia. Quindi sti due cani stanno in gabbia. Ognuno dei due ha la sua gabbia di ferro, ogni gabbia è di circa due metri quadrati, quasi sempre al sole. Ogni tanto, capirete, abbaiano. Ma siccome il loro abbaiare è fastidioso e rompe il cazzo al vicinato (cioè a me), mio zio ha comprato per 400 euro un diabolico meccanismo. Si tratta di un rilevatore vocale attaccato ad una doccia installata nelle gabbie. In pratica quando uno dei due abbaia il rilevatore vocale si attiva e il cane viene spruzzato di acqua fredda, in modo che smetta di abbaiare. Insomma, sti cani sono a dir poco segregati. Ora, ogni tanto, tipo 20 minuti al giorno, mio zio li fa uscire. Loro corrono, si ammazzano a forza di correre in giro per i campi, e poi ritornano per farsi mettere in gabbia. Ora io dico, cane, sarai un animale demente? Che cazzo torni indietro idiota? Fatti una bella mangiata prima che mio zio apra la gabbia, mordigli il culo quando la apre e poi scappa. Qualche contadino ti adotterà. Che poi anche se fai il randagio starai dieci volte meglio no? Invece no, sti animali cerebrolesi ritornano sempre, scondinzolando da bravi inferiori. Si si padrone, rimettimi nella gabbia da due metri quadri al sole dove non posso manco abbaiare. Animali idioti. Si, idioti come quelli che si mettono a fare le gare di surf, giusto perchè lo dice il padrone. Foto ufficiale delle gare di cani sul surf, Imperial Beach, CA.

venerdì 12 giugno 2009

Foto 129: "Cancellato"



Sottofondo: I'm an asshole ---->


Dissipiamo dubbi, visto che diversi adepti hanno temuto che con l'ultima foto volessi chiudere il blog. Il blog prosegue, nella sua inutilità totale. Talmente inutile che cancello quello che avevo scritto.

mercoledì 10 giugno 2009

Foto 128: "Ultima foto"



Sottofondo: I'm an asshole ---->


Fanculo alle gocce di valium, non servono a un cazzo. Si si, ok le cose importanti e bla bla, ma fanculo pure a quelle. E ascoltatevi tutta sta canzone prima di chiudere la pagina. caz_zo caz_zo.

mercoledì 3 giugno 2009

Foto 127: "Ad Maiora"



Sottofondo: Flowers on the wall ---->


Si, la squadra di calcio di Cesenatico si chiama “Real Cesenatico”. Ho sempre ritenuto la cosa un vanto della Romagna, calcistica e non. Ma oggi ho scoperto che anche i veneti non scherzano. In un campetto pieno di nebbia e zanzare si allena niente meno che il Borussia Mestre. Il Borussia Mestre?!?! Spero con tutto il cuore che ci sia prima o poi una partita Real Cesenatico vs Borussia Mestre.

martedì 2 giugno 2009

Foto 126: "La mia prospettiva (un anno dopo)"



Sottofondo: Flowers on the wall ---->


Un anno esatto fa inauguravo questo blog con una foto dalla mia finestra. Visto che sono autistico ho rifatto la stessa foto oggi (notare il tocco di classe autistico: ho messo il telecomando nella stessa posizione in cui era un anno fa). La macchina blu qui sotto è sempre la stessa, io sono sempre lo stesso (cazzone) e il carrozziere italiano di fronte a casa fa sempre il solito casino. Però l'ambiente si è un po' degradato, l'anno scorso c'era una vecchia seduta sulle panchine mentre quest'anno ci sono tre spacciatori di tre nazionalità diverse che si stanno insultando in un tedesco surreale.

sabato 30 maggio 2009

Foto 125: "Che palloso"



Sottofondo: Incontro ---->


Stavo per iniziare sto post con un "mi ricordo di quel giorno stavo facendo la tal cosa". E poi avrei continuato dicendo "eh si, che nostalgia" oppure "che spettacolo ritrovare nuovi ricordi" oppure ancora "si si bolgia, su youtube ho visto un filmato anni 80". Ma che coglioni, che essere palloso che sono.

giovedì 28 maggio 2009

Foto 124: "Perchè mi serve il valium"



Sottofondo: Incontro ---->
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Un pianoforte sconosciuto in sottofondo, come quelli che senti per la strada, senza sapere da che finestra provengano. Ridevo in questa foto, scattata 5 anni fa quasi esatti. La guardo e mi chiedo perchè, un milione di perchè. Perchè il mio monster è a 1000 Km di distanza, perchè non sto studiando Gadamer, perchè sono così, perchè non posso vedere la mia morte nell'occhio di vetro della strega, perchè ci sono tante coincidenze, perchè la mia XboX non legge Halo 3, perchè non esistono più i Keen on an Empty Dream, perchè la Laura abita di fianco a casa mia, perchè il 13 arriva fino a via Pavese, perchè un macchinista nella sua vita vedrà in media 15 suicidi, perchè sfottevo i cabalisti rinascimentali se poi i numeri hanno un'importanza così decisiva nella mia vita, perchè ho l'ansia per tutto, perchè mi sopporti nonostante tutto, perchè il 603 mi deprime, perchè non porto più da 10 anni il cappellino Stüssy da 50mila lire, perchè mi faccio domande, perchè cerco risposte, perchè la risposta è dentro di te epperò è sbagliata, perchè Bobbio è famosissimo in Messico, perchè piango per ogni canzone, perchè la mia Stanzani e Tomassone del '74 è impolverata, perchè odio certe parole, perchè sono così palloso, perchè non ho mai visto i pois, perchè non sono alla fiera dell'agricoltura di Cesena, perchè in me esistono allo stesso tempo l'amore più folle e il disinteresse più glaciale, perchè il mio vecchio telefono è in fondo al Savena, perchè quel coglione di guido ha scatenato una disastrosa catena di eventi, perchè mi torturo, perchè perchè perchè. Devo stare da solo e capire che le domande non hanno risposta, specie se non hanno senso.

martedì 26 maggio 2009

Foto 123: "Ciononostante o forse a maggior ragione"



Sottofondo: 1979 ---->


Quando ho scattato sta foto non avevo la minima idea di quello che mi sarebbe successo. Si, un po' lo immaginavo, magari pure lo speravo, ma non avevo idea dell'immensità e della complessità della cosa. Anche perchè se me lo avessero detto non ci avrei creduto, lo avrei creduto un futuro troppo macchinoso, barocco, strapieno di coincidenze eccessive, da una parte inutilmente crudele e dall'altra dolce fino alla nausea. Ad ogni modo, contro ogni logica, il tutto è successo, e sta succedendo. E ciononostante o forse a maggior ragione ci sono tante cose: ci sono le overlapping reasons e le 12 ore di sonno, ci sono i moti di orgoglio e il pesce al ristorante, ci sono le gocce di valium che riesco a evitare e lisbona, ci sono l'inglese e il tedesco, ci sono i soldi in banca e l'ufficio nella pankratiusstraße, ci sono le frasi date e quelle ricevute, c'è un CV che non serve a un cazzo e una boccia di beck's che serve a molto. Siamo qua, ciononostante o forse a maggior ragione.

Foto 122: "Peccato"



Sottofondo: 1979 ---->


Peccato che si perdano i ricordi, perchè senza ricordi la storia muore. Sostanzialmente è questa la pippa che i maestri e prof civic-minded propinano dalle elementari in poi, generando in ogni studente di ogni sesso razza e religione una repulsione claustrofobica nei confronti della storia. Se però alla storia sostituisci la tua vita vissuta, allora ti dispiace davvero che nessuno ricordi questa foto; che nessuno ricordi dove e quando è stata scattata, che nessuno si faccia avanti per un pandoro del bauligrill, che nessuno mi faccia presente che si tratta di una banalissima foto a una pozzanghera.

mercoledì 20 maggio 2009

Foto 121: "Farsi del male (la mattina presto)"



Sottofondo: Coming clean ---->


...mirabilandia, la macchina con le palline, la macchina coi petali, il mio anellino, i colori , il sud, la corsia dei vini, le noci, la freccia, de andrè, il telefono, i green day e i blink 182, le fighette in via ugo bassi, la A e la Z, prendere dei "si" o dei "no" come dice habermas, il fiume, valentino rossi, il gatto, il terrazzo, la porta che striscia, gianna nannini, lo specchio, dylan dog, il treno che non passa, chi cazzo è marco, sex & the city, poco sex, poca city, dino, porta santo stefano, la supremazia del maschile, una rosa, amos moses e il suo gatto, il ristorante sempre chiuso, il motivo mai visto...

domenica 17 maggio 2009

Foto 120: "Ain't No Sunshine When She's Gone"



Sottofondo: Ain't No Sunshine When She's Gone ---->


Stanotte ho dormito quasi 12 ore. La cosa non è strana di per sè, visto che io dormo sempre un casino. Però questa volta è stato diverso, sentivo una forza interna che mi imponeva di continuare a dormire. Si, perchè dopo mesi ho risognato la pattinatrice. E mentre piano piano ti svegli suona un dolce allarme, che ti fa presente che al tuo risveglio la pattinatrice svanirà, come sempre. Perchè la pattinatrice non esiste, e se esiste esiste in un mondo parallelo, magari non troppo diverso dal mio ma comunque irraggiungibile, come una dimensione onirica alla Dylan Dog. E allora cerchi di continuare a dormire, e ci riesci, perchè il richiamo della pattinatrice onirica è troppo forte. La sogni ancora, ma è sempre più sfumata, fino a diventare impalpabile. A quel punto ti svegli, sentendoti spaesato, tipo gettato-nel-mondo o tipo Abgrund. Allora vai su internet, l'unica mia porta sul mondo, e scopri che tra milioni di pagine e miliardi di foto non c'è niente che si avvicini lontanamente alla pattinatrice. Guardi fuori e c'è il sole, Francoforte ti sorride silenziosamente. Ma dopo che la pattinatrice se ne è andata il sole non conta più niente. O forse è proprio quel sole che ha sciolto il ghiaccio, definitivamente. Oppure la neve nel bosco.

venerdì 15 maggio 2009

Foto 119: "Quelli che si divertono con poco"



Sottofondo: Lucille ---->


Quelli che si divertono con poco;
Quelli che perchè stai leggendo sto blog, coglione?;
Quelli che si, ma è l'ultima volta;
Quelli che scopri che il fondo non lo tocchi mai;
Quelli che gozzovigliano nell'opulenza;
Quelli che campano con una crosta di pane;
Quelli che si sono arricchiti, rimanendo volgari;
Quelli che sono aristocratici, ma decaduti;
Quelli che ci manca solo che votiamo Berlusconi;
Quelli che fanno all'ammòre sulla tua moto;
Quelli che il collettore del monster è ancora ammaccato;
Quelli che l'acqua magari c'è ancora, magari al margine della strada;
Quelli che la Metà della Pam;
Quelli che ahahah cioè bolgia;
Quelli che si divertono con poco;
Quelli che il calcio.

mercoledì 13 maggio 2009

Foto 118: "Der Grillmeister und die jew(h)eiligen Pankraten"



Sottofondo: 1979 ---->


Ieri sera alla festa di San Pancrazio mi hanno conferito il titolo di Grillmeister, che per i tedeschi, ho scoperto, è una carica di poco inferiore (per prestigio sociale) a quella di cancelliere.
E mentre giravo i bbiuuster pensavo a tutti i (san) pancrazio che mi venivano in mente. Analiticamente, la mia definizione di pancrazio è: uno che viene preso per il culo e deriso a causa di un difetto o di un comportamento bizzarro, per poi rompere il culo a tutti e fare carriera proprio grazie a quel difetto. Pancrazio chi era? Un bamboccio invasato palesemente incapace di intendere e di volere. E proprio per questo l'hanno fatto santo, e adesso sta in subaffitto gratis da dio. Se era normale mica diventava santo. Obama, Obama è un pancrazio. Eletto proprio perchè negro, e non sarà un caso che i repubblicani hanno subito pensato di candidare uno ancora più negro. E non rompetemi i coglioni, essere negro è un difetto in politica. Colombo è un pancrazio. Colombo dico Peter Falk. Deriso perchè aveva un occhio finto a causa di un tumore ("con gli stessi soldi possiamo pagare un attore con due occhi", gli dissero al primo provino), poi venne preso proprio perchè quell'occhio finto gli dava l'aria del tizio sbadato e tra le nuvole. Poi c'è una categoria più quotidiana di Pankraten, cioè tutti i burini analfabeti che proprio in quanto tali si fanno le superfighine. Ma questa è una categoria dubbia, perchè non sapere i congiuntivi per molti non è affatto un difetto.
PS ieri ero capottato, mi sa che si notano ancora gli effetti. Ho bevuto una quantità inenarrabile di Flensburger, che come intuirete è la birra fatta a Flensburg. Ne bevevo un casino non tanto perchè avessi sete o perchè mi volessi sbronzare, quanto piuttosto perchè ero commosso dal fatto che quel buco di culo di Flensburg avesse prodotto qualcosa di così buono come quella birra.

lunedì 11 maggio 2009

Foto 117: "San Pancrazio"



Sottofondo: When you're hot, you're hot ---->


"Egli nacque verso la fine dell'anno..." Questo l'inizio della pagina di wikipedia sulla storia di San Pancrazio martire. Visto Bora? Non siamo solo io e Isotta a usare "egli". Comunque, perchè ti interessi di San Pancrazio? Risposta: perchè domani 12 maggio è San Pancrazio. E chissene fotte? Se ne fottono i miei colleghi, che hanno ben pensato di fare una festa domani in suo onore, dato che il nostro ufficio sta nella Pankratiusstraße. Grigliata sul terrazzo, biuster, birra e (speriamo) qualche carbone ardente che cade accidentalmente sul dalmata del cazzo del mio collega.

Comunque, appunto, ci siamo informati su chi fosse sto san Pancrazio. Uno sfigato totale. Un invasato che a 14 anni ha avuto la bella trovata di andare da Diocleziano a bullarsi di essere cristiano. Al che Diocleziano gli ha risposto: senti bamboccio, non schiantarmi la minchia e va' a giocare al fantagladiatore con gli altri pueri. No no, risponde lui, io sono cristiano, cioè ci credo un casino e trall'artro voi pagani mi fate caà, deh! Diocleziano comincia a innervosirsi e gli fa presente che lui è tipo l'imperatore, e che c'è un rapporto abbastanza diretto tra imperatore incazzato e rompicoglioni decapitato. Ah si?! Ah si?!, risponde San Pancrazio, dai dai dai Diocleziano decapitami se sei capace. Detto fatto, il boia aveva giusto un po' di prurito alle mani.
Boia: "Pancry, when you're hot, you're hot". Pancry: "Thanks a lot!". Zack!
Ah dimenticavo. Giuro che non sto scherzando, per la chiesa cattolica San Pancrazio è da invocare contro i crampi, le false testimonianze e il MAL DI TESTA. Ma dio cleziano (che non è un imperatore ma una bestemmia), io voglio anche provare a tollerare la chiesa, ma non mettetevi nella condizione di farvi prendere per il culo.

mercoledì 6 maggio 2009

Foto 116: "Olè!"



Sottofondo: Ring of fire ---->


Dopo aver passato due giorni e due notti a controllare la traduzione di un tizio dall'inglese al tedesco (si, io, che non riesco nemmeno a ordinare al ristorante), ecco un nuovo tassello del mio sconfinato orizzonte linguistico. Ho ricevuto finalmente la traduzione in spagnolo (olè!) di un mio pezzo che comparirà su un'importante rivista messicana. Si, pelato melvagio, ci sono riviste importanti anche in Messico. Si, pelato malvagio, i messicani si interessano di Habermas anche mentre imperversa la peste suina. Ebbene si, pelato malvagio, esiste un tizio che ha passato qualche giorno della sua vita a tradurre una cosa scritta da me. Momento poetico: nelle diverse lingue, i testi creano nuove associazioni mentali, dimostrano una loro autonomia. Come se si vestissero in modo diverso. E il costume spagnolo resta sempre un po' barocco, retorico, donchisciottesco. Sono filosofo, poeta e paraculo. Filosofo perchè so' filosofo; poeta perchè ho appena scritto due righe sul fascino velatamente decadente dello spagnolo; paraculo perchè non le ho scritte io, ma mi sono limitato a fare un copia e incolla da una mail che ho ricevuto.

domenica 3 maggio 2009

Foto 115: "Trittico"



Sottofondo: Ring of fire ---->


Ieri sera sono andato all'opera, e mi sono rotto i coglioni infinitamente. Però almeno ci sono andato con un bel fighino; anzi, con la meglio fighina in assoluto, qui fotografata di fronte all'opera della Willy-Brandt.

martedì 28 aprile 2009

Foto 114: "Si, lo ammetto di nuovo"



Sottofondo: Turned on ---->


Vedi commento a foto precedente.

Foto 113: "Si, lo ammetto"



Sottofondo: Turned on ---->


Si, lo ammetto, sono il peggiore. E questa foto lo dimostra.

lunedì 27 aprile 2009

Foto 112: "La carica dei 101"



Sottofondo: GTA theme ---->


La carica dei 101.
101 sleppe che vorrei dare a questo cazzo di dalmata che il mio collega porta nello studio.
101 volte al minuto che sto cazzo di dalmata piange quando il tizio, tipo adesso, se ne va lasciandolo qui.
101 calci in culo che vorrei dare a sto cazzo di dalmata ogni volta che piange.
101 bestemmie al secondo che dico mentre cerco di lavorare nonostante un pulcioso del cazzo stia piangendo.
101 volte al minuto che mi chiedo "che cazzo piangi, animale del cazzo! muori!!".
101 macchie marroni che ha addosso sto pulcioso del cazzo (marroni, neanche nere, che dalmata sfigato che sei).
"101 modi per uccidere un dalmata facendolo soffrire tremendamente ma senza lasciare tracce", questo sarebbe un bestseller.
101 tomi di filosofia pesantissimi che ho voglia di scagliare violentemente contro sto rompicazzo a quattro zampe.
101 motivi per preferire i gatti ai cani.

giovedì 23 aprile 2009

Foto 111: "ECPR Lisbon 2009"



Sottofondo: Seven Nation Army ---->


...e vi è andata bene che abbiamo fatto la foto l'unico giorno in cui non avevo vestito & cravatta. Da sx si vedono: l'inglese ritardatario, l'australiano foucoltiano, il proceduralista che ha fatto incazzare Forst, il danese-spagnolo-inglese fan di Derrida, il greco pelato che sembra Billy Corgan con le orecchie a sventola, il danese che è assolutamente il mio idolo, la tombolina, il folle (che sta guardando spudoratamente il culo della tombolina), il turco solitario, la tizia sgaffa di Brema, la milanese che ha scritto un paper spettacolare, Pietro Starnuto, l'albanese che parla italiano meglio di me, il meglio filosofo, Raniero Foresta (che figo che figo che figo), lo spagnolo che è assolutamente il migliore e da ultimo il tizio crucco che è il mio idolo solo perchè è l'assistente di Forst.

mercoledì 22 aprile 2009

Foto 110: "Autismo e rotolone"



Sottofondo: 1979 ---->


Qualche anno fa, probabilmente 4 o 5 anni fa, ero in giro per il campo in infradito. Esattamente in sto periodo, il migliore per cazzeggiare nel campo. Stavo parlando al telefono con qualcuno. (ah si, era il 2005, ricordo che come telefono avevo ancora il maledetto Philips). Ok, fine parentesi autistica. Insomma, questo qualcuno con cui parlavo al telefono aveva la mia simpatia. Perché era veramente sfigato, perché non ne azzeccava una. E mentre compativo sto povero tizio giocherellavo autisticamente con le gocce d´acqua che uscivano lentamente da una giuntura del rotolone. Il rotolone, per chi non lo sapesse, non é una haribo gigante ma un attrezzo agricolo come quello rappresentato in foto. E insomma mi chiedo che fine abbia fatto sto soggetto, che non vedo e non sento piú. Mi chiedo se é ancora sfigato, se non é piú sfigato, o se i miei standard di sfigataggine sono cambiati. Probabilmente non é piú sfigato, e il fatto che non mi cerchi piú per telefono ne é la dimostrazione.

martedì 21 aprile 2009

Foto 109: "Ve lo immaginate?"



Sottofondo: Ring of fire ---->


Riporto dal carlino.it: "All´inseguimento del ladro nonostante l´etá. Il derubato è un ottantenne di Cesena che si trovava a Reggio Emilia per visitare la Rassegna Suinicola. E' stato borseggiato da un peruviano di 35 anni, che gli ha sottratto il marsupio contenente denaro e documenti. L'anziano con alcuni amici si è messo all’inseguimento del ladro fino a che questi non è stato bloccato e consegnato ai carabinieri."
La domanda é: ve lo immaginate? Ve lo immaginate cosa puó avere detto un tizio che é a) vecchio, b) romagnolo e c) appassionato di maiali mentre si accorge che uno gli ha ciulato i soldi? Per me si é caricato come una molla con una bestemmiona tutta vocali, finita solo quando ha acciuffato il ladro:
....iiiiioooooooooooooooooooiiaaaaaaaaaaaaaaaaaa....!

lunedì 20 aprile 2009

Foto 108: "Frasi sparse da Lisbona"



Sottofondo: Ring of fire ---->


"You know, I mean..."; "My wife told me: Glen, your paper is complete shit!"; "Es lebe Krankheit!"; "What about a morally depraved? What about a sicko?"; "Yes, we're held captive by the wrong picture"; "Enrico, hol mal den typ, diese scheisse funktioniert nicht"; "No, you're wrong, that's too big a gap: that's a gestaltswitch"; "mangia, paga; non mangia non paga"; "Baccalao!"; "Lea, great paper, but I totally disagree".

lunedì 13 aprile 2009

Foto 107: "Fine aprile 2004"



Sottofondo: 1979 ---->


Una foto vecchia, databile verso il 22-25 aprile 2004. Ero nel campo di mia nonna, studiavo storia moderna tra gli incubi ramificati di Bora. Mi piace un casino questa foto, perchè è piena di dettagli. Io sono autistico ed adoro i dettagli. Per prima cosa c'era la tuta, la mitica tuta, appesa all'albero. Ce l'ho addosso anche in questo preciso momento (strano). Ma i pantaloni della tuta erano ancora intonsi, li avrei smerdati di vernice 3 anni dopo, nel marzo 2007, mentre ritinteggiavo la camera dello studentato sotto minaccia dell'hausmeister. E poi c'era il monster, ancora tutti i pezzi originali. Li avrei cambiati qualche mese più tardi. Frecce, specchietti, portatarga, codone e sottocodone in carbonio, in tutto 300 euro. E poi appoggiato al codone del monster notare il telefono, il vecchio philips grigio. L'avrei distrutto più avanti, nel novembre 2005, tirandolo contro un armadio in un momento di rabbia. A terra poi c'era lo zaino della Eastpack, regalatomi dalla Vale nel natale del 99. Ad ingrandire la foto si notano ancora le spillette attaccate allo zaino, che avevo comprato nel negozio di Plaz a inizio anno. E poi il casco sull'erba non è un casco qualunque, è il vecchio casco che usavo quando andavo in giro in scooter. Avevo già il casco buono, ma evidentemente quel giorno avevo deciso per qualche motivo di andare nel campo con quello vecchio, più semplice da mettere. Il casco vecchio era ovviamente orrendo, ma pieno di ricordi. Pieno di scritte datate maggio 99, tipo "garuccio idolo" e "atalanta in zona uefa".
Adesso vado, aspetto che le stelle tramontino, perchè all'alba, se mi sveglio, vincerò.

domenica 12 aprile 2009

Foto 106: "Quelli che Bora c'è la filaaa!!!"



Sottofondo: Lucille ---->


Quelli che Bora c'è la filaaa!!!;
Quelli che andiamo a fare su nel campo di mio nonno;
Quelli che faccio su io perchè nanni non è capace;
Quelli che si mettono a ridere a pensare che nanni non fosse capace;
Quelli che assaporano il gusto di fare qualcosa di nascosto;
Quelli che poi saran le ultime, oramai;
Quelli che dio bo, è bastata una canna e siamo sballati;
Quelli che oh, io sento dei rumori;
Quelli che Bora inizia a strippare;
Quelli che sono nostalgici, perchè Bora senza tic non è più Bora;
Quelli che torniamo alla pista;
Quelli che barcollano;
Quelli che inciampano in corpi contundenti ramificati;
Quelli che Bora c'è la fila...;
Quelli che Bora c'è la fila!;
Quelli che Bora c'è la filaaa!!!;
Quelli che il calcio.

sabato 11 aprile 2009

Foto 105: "Nicola Caverna"



Sottofondo: Turned on ---->


Dopo l'anatema del pelato mi sono sentito in obbligo di informarmi. Chi cazzo è Nick Cave? Scopro su wikipedia che si tratta di un tuttofare australiano classe '73. Scrittore, cantante, pittore, attore, verosimilmente anche arrotino nel tempo libero. Non ho ancora ascoltato delle sue canzoni, e se l'ho fatto non sapevo si trattasse di lui. Ma siccome si occupa di tutto, sicuramente l'avrò incontrato da qualche parte. Per ora mi limito a scrutare la sua foto. Abbastanza inquietante, sembra uno di quegli stuntmen che bazzicavano i set dei film di Bud Spencer e Terence Hill nei primi anni '80. Insomma, quei tizi che prendevano un sacco di sleppe. Però in versione spiritata.

giovedì 9 aprile 2009

Foto 104: "Nashville in my soul"



Sottofondo: Texas in my soul ---->


Il sogno della mia vita. Prendermi una casa a Nashville (il Texas è troppo scontato) e stare tutto il giorno in mutande sulla veranda, con un filo d'erba in bocca e il banjo in mano. Some folks think I'm hidin', it's been rumored that I died... but I'm alive and well in Tennessee...

Foto 103: "Capri Sonne all'arancia"



Sottofondo: GTA San Andreas theme ---->


Il Capri Sonne. Un banalissimo succo di frutto all'arancia in un sacchetto da 20 cl. Totalmente irrilevante, a quanto parrebbe. Invece no, è fondamentale. Cioè, è fondamentale se vivi in Germania. Tanto per cominciare, qui è tutto gasato. L'altro giorno ero a Mainz a cazzeggiare e mi sono preso un the freddo in lattina alla Shell. L'ho assaggiato e ho bestemmiato, pensavo fosse scaduto. No invece, era solo gasato. Quindi il fatto che il Capri Sonne non sia gasato è un pregio non da poco. E poi è all'arancia, un gusto normale. Anche qui, non bisogna dare troppe cose per scontate. In Germania i succhi sono di tremila gusti diversi, tutti mischiati tra loro. Lo stesso Capri Sonne è disponibile in altri gusti: il gusto big babol, il gusto tropicale-rancido, il gusto ciliegia. E fanno tutti schifo. Quindi una volta che trovi qualcosa non gasato con un sapore decente ti esalti. Dove si trova il Capri Sonne? Beh ovunque, in tutti i tipi di supermercato, ma il posto ideale per gustarselo è la stazione della metropolitana. Mentre aspetti la U7 o la U4 è d'obbligo prendersi un Capri Sonne all'arancia. Ma attenzione. I prezzi variano. In quasi tutte le stazioni costa 80 cent, ma se riesci a domare la sete fino alla Konstablerwache, lì lo puoi prendere per 50 cent. Mai prenderlo all'aeroporto, lì costa 1 euro. E comunque bisogna sempre considerare che il Capri Sonne, in quanto sacchetto di plastica, si può impigliare nella macchinetta. Si tratta di cosa abbastanza frequente. In questo caso non mettetevi a dare scossoni alla macchinetta, perchè i crucchi cominciano a guardavi male e dopo un po' chiamano la polizei. Molto meglio prendersene un altro, così quello davanti cade e voi vi ciucciate in tutto 40 cl di goduriosissimo Capri Sonne all'arancia.

martedì 7 aprile 2009

Foto 102: "Diolop!"



Sottofondo: Flowers on the wall ---->


Dio lop, non me ne vado a letto finchè non capisco il paper di sta tizia. Tira fuori il Parmenide e mi fa strippare, sono nel tunnel di brutto, non ci capisco un cazzo. Probabilmente domattina alle sei sarò ancora qui. La foto è la prima (l'unica) che è uscita su google bilder quando ho digitato "dio lop" (tra virgolette).

lunedì 6 aprile 2009

Foto 101: "Osvaldo a Lisbona"



Sottofondo: Flowers on the wall ---->


Tra una settimana circa sarò a Lisbona, come è giusto che sia. Oggi stavo guardando su internet un po' di posti da visitare (leggi: ristoranti, ristoranti sulla spiaggia, ristoranti nella città vecchia). Mentre ero lì a pregustarmi il pollo alla griglia in salsa piccante mi arriva una mail dei coordinatori della conferenza alla quale parlerò. Mi informano che il presidente della repubblica portoghese, data l'imponenza dell'evento, ha emesso un tot di inviti per i partecipanti. Avremo l'impareggiabile privilegio di godere di una visita guidata del parlamento, a cui seguirà un seminario sulla storia del sistema governativo portoghese, nonchè un aperitivo offerto nella sala conferenze ufficiale. Si, per un attimo ho tentennato, l'aperitivo all'interno del parlamento mi intrigava. Ma poi ho pensato che si tratterà di robaccia analcolica, senza contare che ci sarà una schiera di guardie di palazzo pronte a fucilarti se ti flambi una sambuca in faccia al presidente. E non parlo di una sambuca doppia. Quindi visita al parlamento bocciata. Tra l'altro si terrebbe venerdì pomeriggio, l'unico pomeriggio libero che ho. Venerdì pomeriggio devo visitare un po' la città (leggi: vado a spaparanzarmi al sole in spiaggia con un mohito in mano). Quanto so' Osvaldo.

domenica 5 aprile 2009

Foto 100: "Cen-to, cen-to, cen-to!"



Sottofondo: Flowers on the wall ---->
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Cen-to, cen-to, cen-to!
Il blog è arrivato a quota cento foto, e questa foto è d'obbligo. Chi non si ricorda quella commovente perla di fine anni '80 che era "ok il prezzo è giusto?". Un gioco televisivo che quasi 20 anni dopo ci fa sorridere, da quanto era ingenuo e sobrio. Non c'erano travesiti e conduttrici mignotte, c'era una già attempata Iva Zanicchi a tenere in mano da sola tutta la baracca, coi suoi vestitoni lunghi. E non si discuteva di fattoria o grande fratello, di froci guariti e pompini, ma si tirava a indovinare il prezzo di oggetti di uso domestico. Che tenerezza.

Mi ricordo che ci guardavo spesso, prima di cena, quando andavo da mia nonna a farmi ingozzare di pane abbrustolito & formaggini susanna. Mio nonno ne mangiava talmente tanti che una volta vincemmo anche un premio coi punti dei formaggini. Un ottimo dinosauro gonfiabile viola. Che spettacolo gli anni '80.

Solo una cosa di "ok il prezzo è giusto" mi faceva incazzare, già da bambino. I premi finali erano solo ed esclusivamente di due categorie: o pellicce o cucine. Basta. O ti portavi a casa una cucina o te ne uscivi con un quintale di pelo sulle spalle. Ma cazzo, se vengo a giocare significa che ce l'ho una casa, giusto? E allora avrò anche la cucina, magari. Se sono senza cucina magari ho problemi più urgenti che venire a girare la ruota. La pelliccia è già più malleabile come articolo, certo. Può anche farmi piacere, magari un lupo scuoiato con le maniche mi mancava. Ma anche no. Magari preferisco una collezione di sassi dipinti, un set di dvd porno o un tappeto. O magari sono lungimirante e intuisco che la pelliccia è una pacchianata anni '80 che tra qualche anno nessuno oserà più portare. Insomma dico, se una pelliccia costa 600mila, non potete darmi l'equivalente in contanti e bona lì? Magari bastano anche 500, o 400 mila, non c'è problema; basta che poi me li possa spendere come voglio io. No, se non ti va bene la pelliccia, allora ti prendi la cucina.

Ovviamente quando le pellicce sono uscite di moda e quando la Zanicchi ha realizzato che di solito chi va a un programma televisivo è già dotato di cucina, la gloriosa parabola di "ok il prezzo è giusto" è terminata. Mi manca però.

sabato 4 aprile 2009

Foto 99: "Quelli che i giardini margherita"



Sottofondo: Lucille ---->


Quelli che i giardini margherita;
Quelli che ai giardini margherita ci porto la tandem;
Quelli che per loro Bologna significa merde di cane, prezzi alti e un accento insopportabile;
Quelli che però 5 anni dopo scopri che Bologna ha un lato piacevole;
Quelli che ai giardini margherita ci porto la Chiara;
Quelli che ai giardini margherita prenotano un viaggio;
Quelli che però poi hanno problemi al check in;
Quelli che ci vediamo ai giardini margherita, poi andiamo a mangiare il pesce;
Quelli che tornano dall'erasmus, tutti contenti;
Quelli che vuvuvumipiacitu;
Quelli che ai giardini margherita incontri gli albanesi tamarri;
Quelli che lui sì che è un figo, suona a Los Angeles...;
Quelli che sul livello culturale di Los Angeles sono d'accordo con Woody Allen;
Quelli che una può anche essere faxabile, basta che abbia un bel culo;
Quelli che ai giardini margherita si bullano spudoratamente;
Quelli che ai giardini margherita non c'è neanche una margherita;
Quelli che i giardini margherita;
Quelli che il calcio.

mercoledì 1 aprile 2009

Foto 98: "Potsdam"



Sottofondo consigliato: When you're hot you're hot ---->


Dopo Lisbona ad aprile, Potsdam a settembre. Quanto so' filosofo, quanto mi piacciono ste cose. E sto giro non dite che mi hanno preso per raccomandazione, sarebbe una mera congettura (ahahah battutona, ma la può capire solo la Pia). Cfr Rawls 1999: 594.

martedì 31 marzo 2009

Foto 97: "La danza"



Sottofondo consigliato: La femme d'argent ---->


Ho sempre disprezzato la danza. Visceralmente. Eppure ieri pomeriggio, dopo un sonnellino pomeridiano, ho realizzato di colpo che mi sono sempre sbagliato. Il ballo l'ho sempre considerato una cosa indegna. Non nel senso di indegna in sè, ma nel senso di indegna per un essere umano non sbronzo. Muovere il proprio culo a ritmo di musica, che cosa insulsa e barbara. Passare il proprio tempo a studiare un movimento, a capire se il piede va messo qui piuttosto che là, che insulto all'intelligenza umana. Invece ieri ho cambiato idea. La danza è fondamentale, la danza è seduzione. E la seduzione è una delle cose più appaganti che esistano. Pensateci, vi piace davvero scopare? Si, ok, sarà anche piacevole, ma non è niente di paragonabile al prima. Una volta che la tizia te la sta dando materialmente, la magia scompare. Hai vinto, stai riscuotendo il premio. Ma poi sai che non puoi durare meno di un tot, che non puoi durare più di un tot, che dopo la devi coccolare e menate varie. Niente di paragonabile al prima, alla seduzione. A quando ti inventi minchiate, a quando di spacci per quello che non sei, a quando giochi le tue carte nel modo più ingegnoso. Quello è il bello. E la danza, secondo me, è questo. Soprattutto il tango. Questa foto è una delle immagini più erotiche che io abbia mai visto.

lunedì 30 marzo 2009

Foto 96: "Che tristezza"



Sottofondo consigliato: Come sei veramente ---->


In un certo senso facciamo carriera, ma intanto il vino del nonno di giuggiola e le multifilter fregate alla Lella sono nel passato. Sto già entrando nell'autunno della vita, e ho sempre l'impressione che l'estate mi abbia negato qualcosa, come quando si tornava al liceo. Chissà se siamo mai stati felici, direbbe il poeta. Ma quando si è tristi non si ha voglia di fare i poeti. Si ha voglia di copiare i poeti o, meglio, di citare Bora.

domenica 29 marzo 2009

Foto 95: "Mobbasta opera"



Sottofondo consigliato: Come sei veramente ---->


Mobbasta opera. Sono le 11 di domenica mattina, sono stanco. Allora, ieri sera sono andato all'opera (non alla Alte Oper, all'opera nuova mastodontica alla Willy Brandt Platz). Come potete intuire non è stata una scelta volontaria. Ma per una serie di motivi che non sto qui a dirvi ci sono dovuto andare. Alla modica cifra di 30 euro (ovviamente il posto più sfigato). Se siete habermasiani e prendete sul serio la prospettiva del role-taking allora martellatevi i coglioni per 2 ore e mezza. Così bene o male potete capire il mio stato d'animo di ieri sera. Il commento ufficiale è: "sceneggiatura forzata, musica difficile, etc." In pratica una rottura di cazzo. E stamattina, in teoria, avevo il biglietto per un meraviglioso quartetto d'archi. Ma anche no. Sono andato al teatro, ci ho riflettuto un po' (10 secondi), e poi sono risalito in metropolitana. Tutto sollevato mi sono fatto questa foto, mi sono messo la mia tuta da cazzeggio casalingo, e via di biuster e bbirra. Questo si che è assaporare l'apporto culturale della Germania al mondo.

Ps: il sottofondo è "come sei veramente" perchè in questo post confermo. a quei pochi che ancora non lo sanno, come sono veramente: un cazzone cialtrone paraculo.

Pps: il 2 maggio vado a vedere un'altra opera. Ma sto giro ci vado con una bella fighina. E quando una cosa la fai con un doppio fine è sempre giustificata.

Ppps: in realtà, come sostengo da tempo, non esiste alcun doppio fine nel portare fuori una tizia. Esiste un unico fine, peraltro abbastanza esplicito.

Pppps: occhio che i post con Lucille sono criptici, vogliono sempre dire il contrario di quello che c'è scritto, sempre che uno riesca a capire quello che c'è scritto.

sabato 28 marzo 2009

Foto 94: "Garda e nuvole"



Sottofondo consigliato: Tra nuvole e lenzuola ---->


Un post per la vale, a cui auguro di trovare una macchina che le vada a genio (e che possa piacere anche al papi che deve pagare). So che non leggi mai il mio blog, e che in generale non cazzeggi su internet. Ma un post te lo dedico lo stesso.

Ricordi tre anni fa, in questo periodo? Eravamo sul lago di garda, tra sirmione e desenzano. Davano sempre sta canzone di minchia alla radio. E poi avevamo fatto il gioco dei nomi, che ho ritrovato su un vecchio quaderno. L'avevamo fatto mentre eravamo imbottigliati in macchina. Eccolo qui.

Culo-riso-bora-Trieste-vento-alecci-libro-Alice-meraviglie-viola-sfiga-viola-gattonero-letto-nanna-onnaadia-tette-tittobianco-natale-rosso-ruota-camion-paky-accappatoio-neve-freddo-pisa-torre-marsilioficino-minardi-???-troia-mirabilandia-giostre-duomo-statue-pantheon-susanna-stivalicowboy-tv-lelli-???-Bodei-Borenzo-Mariagiovanna-calzinoarighe-trivial-lauree-diaeggy-tettone-grigliata-verdure-pomodoro-grissino-ristorante-risotto-EUR-progetto-PC-ruga-diototondo-pogo-Faggi-Ricci-Strada-Sara-Pucce-morte-estate-Assisi-Margherita-stupido-onpi-ISIA-cactus-deserto-pepente-???-onpi-Renault-Staccioli-Apollinare-Claudia-Boscaiolo-Bara-colonna-Bara-culo-lordo-netto-peso-Eleonora-carabiniere-fiamma...

Foto 93: "Quelli che leggono la gazzetta ufficiale"



Sottofondo consigliato: Lucille ---->


Quelli che leggono la gazzetta ufficiale;
Quelli che vorrebbero festeggiare;
Quelli che si può benissimo festeggiare, ma non in due;
Quelli che ancora non avevano il navigatore in macchina;
Quelli che sono autistici;
Quelli che che spettacolo, che spettacolo;
Quelli che nel 2007 si sentono nel come 1999;
Quelli che nel 2009 si sentono come nel 1997;
Quelli che però adesso sono molto più vecchi;
Quelli che ti hanno regalato una cosa che ti servirà;
Quelli che niente fumo, niente alcol, niente di niente;
Quelli che fanno una vita da malati, per morire da sani;
Quelli che hanno trovato l'America;
Quelli che il permesso di soggiorno scade dopo tre mesi;
Quelli che, in fondo, è il culo quello che conta in una donna;
Quelli che si esaltano se capiscono la abduzione del principio U;
Quelli che si esaltano con molto meno;
Quelli che per loro il molto meno è in realtà molto di più;
Quelli che la primavera non ammette mezze misure;
Quelli che vagando col monster si trovano in un cantiere di Bologna;
Quelli che leggono la gazzetta ufficiale;
Quelli che il calcio.

venerdì 27 marzo 2009

Foto 92: "Un pelato è per sempre; un pelato è zu jeder Gelegenheit"



Sottofondo consigliato: Seven nation army ---->


Con questo post festeggio il ritorno del pelato tra noi comuni cazzoni. E lo festeggio con una foto che di certo apprezzerà. Già vi avevo enunciato a grandi linee le proprietà organolettiche del mitico "le sweet Filou" (ma che cazzo di nome è!?). Ma stavolta sono andato alla Schlecker e l'ho fotografato. Tu mi dirai: perchè mai eri nella famigerata corsia dei vini di un posto dove vendono disincrostanti per il cesso? Risposta: ovviamente perchè volevo comprare un vino. Ovvia obiezione: ma per comprare volontariamente un vino allo Schlecker bisogna già avere le capacità mentali fortemente offuscate, bisogna già essere sbronzi. Risposta: non necessariamente, non se uno è come me (e la mamma di Bora) e si beve qualsiasi cosa. Ricordiamo che, in fondo, il Filou in quella sera di fine Erasmus l'ho comprato io (certo, la Chiara poteva fermarmi anzichè lasciarmi fare solo per il gusto di godersi gli insulti che il pelato mi avrebbe riversato addosso). Morale, allo Schlecker mi sono preso un vergognoso pinot grigio ungherese, che ho finito ieri sera mentre godevo nel vedere dalla finestra un povero pakistano in scooter sotto la pioggia battente che mi portava la pizza a casa. Lo so, sono il peggiore. Ma non per il sadismo verso il pakistano, ma per la scelta del vino.

Ma torniamo al Filou. Che bottiglia inquietante. E poi, senza vergogna, si sono messi pure ad elencare le qualità. Qualitätsstufe: Vin de Table. Magari vin de merde sarebbe stato più azzeccato, penso. Ma poi soprattutto la voce Trinkgelegenheit: zu jeder Gelegenheit. Leggi: per ogni occasione. Ma dio prete spretato, mi pigli per il culo? Preso alla lettera significa che se vai a farti delle mangiate da 100 e rotti euro a persona, tipo ai Cavalieri del Mare o ai Tre castagni, possono rifilarti il Filou. Tanto ci sta bene sia col pesce che col tartufo.

mercoledì 18 marzo 2009

Foto 91: "Gattuso & Caressa"



Sottofondo consigliato: Seven Nation Army ---->


"Abbiamo sofferto con loro e per loro. Abbiamo cantato le loro canzoni, abbiamo visto e amato i loro film. Abbiamo mangiato i loro panini, abbiamo indossato i loro jeans. Li abbiamo visti volare a canestro e raggiungere la luna. Ma il calcio è un'altra cosa. Nel calcio vogliamo comandare noi" (F.C., 17 giugno 2006).

Che spettacolo Caressa, che spettacolo l'appiattimento dionisiaco che si crea col mondiale, e solo col mondiale. Altro che il patriottismo costituzionale. Gattuso & Caressa, questa è la formula. Io amo il mondiale, io amo Caressa.

martedì 17 marzo 2009

Foto 90: "Ristorante Panino"



Sottofondo consigliato: A boy named Sue ---->


Io non voglio fare il fighetto italiano, ma vi assicuro che il ristorante italo-greco di Darmstadt è veramente troppo. Ultimamente i miei soci hanno preso il brutto vizio di fare la mangiata di gruppo del martedì/mercoledì in questo ristorante del cazzo anzichè in mensa. In mensa limiti i danni, perlomeno. Al "ristorante panino" invece no, non hai scampo. Qualsiasi cosa tu prenda è una pera di napalm che ti spari nello stomaco.
Allora, già si chiama "ristorante panino" e il nome non promette niente di buono. Poi sti tizi sono mezzi greci e mezzi tedeschi, ma ciononostante si spacciano per italiani. E infatti cercano penosamente di improvvisare qualcosa nella nostra lingua quando io, sadicamente, insisto a parlare italiano: "ja, un grande bier per signore". Va beh ma fin qui ci sta. Il problema è il menu, il problema è quello che devi ingerire.
Allora, di base hai tre categorie tra cui scegliere: pasta, pizza o insalata. Inutile dire che pasta e pizza sono al limite della legalità. Allora voi direte: prendi l'insalata no? Sbagliato, questo lo può dire solo uno che non è mai stato in Germania. Qui, infatti, l'insalata è la cosa più chimica che esista. Tanto per cominciare te la portano già condita, il che ti fa già incazzare. Inoltre nell'insalata ci cacciano di tutto, dai cetrioli agli insaccati tagliati a dadini. Ma soprattutto l'insalata è già condita con quel maledetto yogurt acido aromatizzato all'aglio che ti toglie un anno di vita ad ogni forchettata. Quindi non rimangono che pasta o pizza. La settimana scorsa ho optato per la pasta. Rigatoni siracusani. Evito commenti. Dico solo che hanno fatto schifo anche al mio collega. Questo tizio, tanto per darvi un'idea, ha l'abitudine di grattuggiare il cioccolato sopra le polpette (ma, ci tiene a precisare, solo quello fondente, non quello al latte). Se facevano schifo a lui, vi lascio immaginare quanto dovevano essere immondi quei rigatoni. Insomma, scartata l'insalata e scartata la pasta, oggi non mi rimaneva che la pizza. Sapevo che stavo per andare incontro a qualche abominio, ma almeno l'ho presa sul ridere. Se non altro per i nomi delle pizze. Ve ne cito alcuni: "pizza panino" (pizza della casa, dal nome abbastanza ossimorico); "pizza proscuito" (che a quanto pare sta per prosciutto); "pizza lucky" (sei lucky se ti alzi dal tavolo senza ulcera); "pizza marono" (giuro che non sto scherzando); "pizza maroni" (vi giuro che esiste anche questa); "pizza maronia" (trattasi di pizza con sopra il ragu alla bolognese). Alla fine ho optato per la "pizza proscuito". E l'ho quasi mangiata tutta. Ogni tanto penso che era meglio se anzichè fare il dottorato facevo l'operaio alla CAC. Ok, torni a casa stanco e impolverato, ma almeno ti fermi in un cazzo di chiosco e ti prendi una cazzo di piadina al prosciutto (o al proscuito). Cazzo, la piadina. Che cosa orgasmica. La piadina da sola basta a dimostrare la superiorità culturale della Romagna.

lunedì 16 marzo 2009

Foto 89: "Quelli che limitano i danni"



Sottofondo consigliato: Lucille ---->


Quelli che limitano i danni;
Quelli che é tutta una congiura;
Quelli che bisogna affrontare la realtà;
Quelli che la sigaretta sul terrazzo mentre passa il treno;
Quelli che il gatto siamese é il meglio gatto;
Quelli che non distinguono il rosso dal vinaccia;
Quelli che, dopo tutto, vabenevabenevabene così;
Quelli che aspettano sabato;
Quelli che hanno già paura del martedì;
Quelli che si fanno schifo da soli;
Quelli che gli antichi fasti sono roba da archeologi;
Quelli che sognano Pacific Blue ma si ritrovano in Adriatic Marón;
Quelli che ridono per esorcizzare;
Quelli che non hanno bisogno di esorcizzare;
Quelli che hanno ragioni oggettive per essere invidiati;
Quelli che non riescono a riconoscere la grandezza altrui;
Quelli che per vincere occorre cambiare le regole;
Quelli che mi deridono;
Quelli che limitano i danni;
Quelli che il calcio.

giovedì 12 marzo 2009

Foto 88: "Yo"



Sottofondo consigliato: GTA S.A. Theme ---->


Quanto mi piace sta canzone yo-yo, che ricordi spettacolari.
E quanto ero coatto in sta foto (tra l'altro notare il basettone alla rockabilly).

Welcome to San Andreas I'm CJ from Grove St. Land of the heinous gang bangers and cold heat. In Los Santos neighbors get no sleep beefing with anybody competing even police. Four deep in a green rag wit gold feet blast with the flag on the strap that's OG. Stay in shape hit the gym lift the weights get super cut or big and buff nice and straight. You got stats respect, weapon skill stamina muscle fat and sex appeal. You get clothes from Bincos and Prolaps Suburban Zip Victom and D Sach. Watch your back when you in rival hoods they'll test just to guess if your survivals good. Ducking shells at the Cluck'n Bell jump out busting gunning till they tuck they tail. It seem like I'm on impossible missions twisted predicaments hostile positions. Tennpenny and Polaski harass me cop cars been on our ass the last past week. Because the Dreas for the gangsters homeboy hands is the language for the bangers homeboy. And its dangerous homeboy get your brains blew for how you do your fingers homeboy. Heat cocked we popping them hot one's dump them out bend the block shaken before the cops come listen for sirens but they don't got none back another lap catch a straggler with a shotgun. Hittin them up what that Grove St. like in a dirty sling shot and old Levi's.

I'm a gangstaa!
You ain't gangstaa!

Peace yo

lunedì 9 marzo 2009

Foto 87: "Orgasmo"



Sottofondo consigliato: Turned on ---->


Ho appena provato la cosa più orgasmica. Qual è? Facciamo una classifica, a partire dal basso.

Posto 5: L'orgasmo in sè. Si, per definizione l'orgasmo è orgasmico, ma non è certo la cosa più orgasmica. Se non altro perchè dopo devi fare le coccole alla tizia, mentre hai solo voglia di dormire.

Posto 4: Fare il bagno coi sali. Bello e orgasmico, ma c'è sempre un problema che mi attanaglia. Quando sono nella vasca continuo a far scendere l'acqua bollente, sicchè mi ritrovo ustionato e asfissiato. E questo rende la cosa meno orgasmica.

Posto 3: Andare col monster in via Murri in contromano sulla corsia preferenziale; e fare il dito alla telecamera, visto che la targa ce l'ho solo dietro. Orgasmico für sich genommen. Però puoi sempre tatuarti contro un autosnodato (quanto mi piace sta parola) che arriva dall'altra parte, il che diminuisce il grado orgasmico della cosa.

Posto 2: Essere adulato dalle fighine in tutti i modi possibili. Orgasmico parecchio. Ma anche questo può essere pericoloso, specie se hai un gatto siamese incazzoso in casa :)

Posto 1: Eccola, la cosa più orgasmica di tutte: alzarsi la mattina e, finalmente, capire la critica di Raniero Foresta alla Gleichursprünglichkeitsthese di Habermas. Specie se erano giorni che brancolavi nel buio, finendo poi in depressione. Ah, che orgasmo totale.

domenica 8 marzo 2009

Foto 86: "Miracolo!"



Sottofondo consigliato: La femme d'argent ---->


Miracolo! Miracolo! Ieri è successo un miracolo!
Dopo un post blasfemo come l'ultimo, Dio mi ha riportato sulla retta via.
Mi ha fatto assistere a un miracolo.
Lasciatemi prendere fiato e vi renderò partecipi.
Ommmmmmmmmm.... ecco, ci sono.
Dunque, ieri sera sono andato all'ennesima festa a casa di uno dei miei colleghi. Musica leggera in sottofondo, candele, vino francese (non il filou), e sti tizi che parlano di cazzate (più passa il tempo più capisco quello che dicono, e, con grande refrigerio intellettuale, scopro che parlano di cazzate). Ad ogni modo, ad ognuna di queste feste c'è sempre un dato invariabile: le tizie che si presentano sono necessariamente, costantemente, assolutamente cesse. C'è l'obesa, la tombolotta, la strabica, la rachitica, quella senza collo, quella col naso che se dice di si affetta il pane e se dice di no sparecchia la tavola, quella butterata, quella da brodo, quella semplicemente brutta. Non che per strada se ne vedano di belle, in media le crucche fanno cagare. Ma ogni tanto qualcuna di decente la incontri, qualcuna che ti fa tirare un sospiro di sollievo. Invece alle feste dei dottorandi portare una decente è un tabù. Ma ieri, come dicevo, miracolo. Come arrivo vedo seduta su un divano una che sembra essere chiavabile, anche da sobrio. Una che stava seduta tra due tizie difficilmente bombabili. Ma lei, appunto, sembrava gnocca. E ad un'analisi più attenta si è dimostrata effettivamente fighina (si, era un po' sciacquetta, te lo dico già). Incredibile, non sapevo se esultare o se indignarmi per il fatto che una tizia bombabile aveva varcato la porta, rompendo una lunga e venerata tradizione. Alla fine ha prevalso la gioia e ho iniziato a bere il vino francese. Chiaramente non ci ho scambiato neanche una parola, non l'ho vista quando è andata via e non ho nemmeno capito come si chiama. Ma cazzo, una cosa alla volta. Prima fatemi riprendere; dopotutto sono uno che ha assistito a un miracolo.

venerdì 6 marzo 2009

Foto 85: "Dio, stupro, aborto; dio aborto mancato"



Sottofondo consigliato: La femme d'argent ---->


Riporto da Repubblica.it: "La Chiesa cattolica brasiliana ha emesso una scomunica contro i medici che hanno fatto abortire una bimba di nove anni, stuprata dal patrigno e incinta di due gemelli. L’aborto, ha specificato José Cardoso Sobrinho, arcivescovo di Olinda e Recife, è un crimine agli occhi della Chiesa e la legge degli uomini non può sovrastare quella di Dio. [...] “E’ un tema molto, molto delicato” ma “la Chiesa non può mai tradire il suo annuncio, che è quello di difendere la vita dal concepimento fino al suo termine naturale, anche di fronte a un dramma umano così forte, come quello della violenza di una bimba”. A parlare è padre Gianfranco Grieco, capo ufficio del Pontificio Consiglio per la Famiglia, commentando la notizia della scomunica applicata dalla chiesa cattolica brasiliana contro i medici che hanno fatto abortire una bimba di 9 anni, stuprata dal patrigno e incinta di due gemelli".
Commento mio: dio aborto mancato, madonna pompinara, dio ciucciacazzi, dio lop d'è signour se c'la volta anzichè ciavès la madona us faseva fè un buchìn. In momenti come questi mi manca Gualtiero, il Paolo Bitta della CAC.

martedì 3 marzo 2009

Foto 84: "Quelli che domani andremo a cena qui"



Sottofondo consigliato: Lucille ---->


Quelli che domani andremo a cena qui;
Quelli che non hanno piú paura di essere provinciali;
Quelli che per oggi é meglio non fumare;
Quelli che alla rotonda c´é quello che si impiccherá;
Quelli che dopo la rotonda c´era un sanatorio;
Quelli che sicuramente ho sbagliato strada;
Quelli che pregustano un´entrata trionfale;
Quelli che si prendono le loro rivincite;
Quelli che mi fermo e mi lavo i denti;
Quelli che i terroni sono meglio dei tunni;
Quelli che sono al 100%;
Quelli che ridono;
Quelli che la felicitá é un demo;
Quelli che ormai ci siamo;
Quelli che vanno sul classico;
Quelli che fanno progetti grandiosi;
Quelli che domani andremo a cena qui;
Quelli che il calcio.