giovedì 3 settembre 2009
Foto 133: Numeri e autismo
venerdì 19 giugno 2009
Foto 132: "Antò, grenonsens, fresco"
mercoledì 17 giugno 2009
Foto 131: "Il burattinaio"
domenica 14 giugno 2009
Foto 130: "I cani sono stupidi"
venerdì 12 giugno 2009
Foto 129: "Cancellato"
mercoledì 10 giugno 2009
Foto 128: "Ultima foto"
mercoledì 3 giugno 2009
Foto 127: "Ad Maiora"
martedì 2 giugno 2009
Foto 126: "La mia prospettiva (un anno dopo)"
sabato 30 maggio 2009
Foto 125: "Che palloso"
giovedì 28 maggio 2009
Foto 124: "Perchè mi serve il valium"
martedì 26 maggio 2009
Foto 123: "Ciononostante o forse a maggior ragione"
Foto 122: "Peccato"
mercoledì 20 maggio 2009
Foto 121: "Farsi del male (la mattina presto)"
domenica 17 maggio 2009
Foto 120: "Ain't No Sunshine When She's Gone"
venerdì 15 maggio 2009
Foto 119: "Quelli che si divertono con poco"
mercoledì 13 maggio 2009
Foto 118: "Der Grillmeister und die jew(h)eiligen Pankraten"
E mentre giravo i bbiuuster pensavo a tutti i (san) pancrazio che mi venivano in mente. Analiticamente, la mia definizione di pancrazio è: uno che viene preso per il culo e deriso a causa di un difetto o di un comportamento bizzarro, per poi rompere il culo a tutti e fare carriera proprio grazie a quel difetto. Pancrazio chi era? Un bamboccio invasato palesemente incapace di intendere e di volere. E proprio per questo l'hanno fatto santo, e adesso sta in subaffitto gratis da dio. Se era normale mica diventava santo. Obama, Obama è un pancrazio. Eletto proprio perchè negro, e non sarà un caso che i repubblicani hanno subito pensato di candidare uno ancora più negro. E non rompetemi i coglioni, essere negro è un difetto in politica. Colombo è un pancrazio. Colombo dico Peter Falk. Deriso perchè aveva un occhio finto a causa di un tumore ("con gli stessi soldi possiamo pagare un attore con due occhi", gli dissero al primo provino), poi venne preso proprio perchè quell'occhio finto gli dava l'aria del tizio sbadato e tra le nuvole. Poi c'è una categoria più quotidiana di Pankraten, cioè tutti i burini analfabeti che proprio in quanto tali si fanno le superfighine. Ma questa è una categoria dubbia, perchè non sapere i congiuntivi per molti non è affatto un difetto.
lunedì 11 maggio 2009
Foto 117: "San Pancrazio"
mercoledì 6 maggio 2009
Foto 116: "Olè!"
Dopo aver passato due giorni e due notti a controllare la traduzione di un tizio dall'inglese al tedesco (si, io, che non riesco nemmeno a ordinare al ristorante), ecco un nuovo tassello del mio sconfinato orizzonte linguistico. Ho ricevuto finalmente la traduzione in spagnolo (olè!) di un mio pezzo che comparirà su un'importante rivista messicana. Si, pelato melvagio, ci sono riviste importanti anche in Messico. Si, pelato malvagio, i messicani si interessano di Habermas anche mentre imperversa la peste suina. Ebbene si, pelato malvagio, esiste un tizio che ha passato qualche giorno della sua vita a tradurre una cosa scritta da me. Momento poetico: nelle diverse lingue, i testi creano nuove associazioni mentali, dimostrano una loro autonomia. Come se si vestissero in modo diverso. E il costume spagnolo resta sempre un po' barocco, retorico, donchisciottesco. Sono filosofo, poeta e paraculo. Filosofo perchè so' filosofo; poeta perchè ho appena scritto due righe sul fascino velatamente decadente dello spagnolo; paraculo perchè non le ho scritte io, ma mi sono limitato a fare un copia e incolla da una mail che ho ricevuto.
domenica 3 maggio 2009
Foto 115: "Trittico"
martedì 28 aprile 2009
lunedì 27 aprile 2009
Foto 112: "La carica dei 101"
giovedì 23 aprile 2009
Foto 111: "ECPR Lisbon 2009"
mercoledì 22 aprile 2009
Foto 110: "Autismo e rotolone"
Sottofondo: 1979 ---->
Qualche anno fa, probabilmente 4 o 5 anni fa, ero in giro per il campo in infradito. Esattamente in sto periodo, il migliore per cazzeggiare nel campo. Stavo parlando al telefono con qualcuno. (ah si, era il 2005, ricordo che come telefono avevo ancora il maledetto Philips). Ok, fine parentesi autistica. Insomma, questo qualcuno con cui parlavo al telefono aveva la mia simpatia. Perché era veramente sfigato, perché non ne azzeccava una. E mentre compativo sto povero tizio giocherellavo autisticamente con le gocce d´acqua che uscivano lentamente da una giuntura del rotolone. Il rotolone, per chi non lo sapesse, non é una haribo gigante ma un attrezzo agricolo come quello rappresentato in foto. E insomma mi chiedo che fine abbia fatto sto soggetto, che non vedo e non sento piú. Mi chiedo se é ancora sfigato, se non é piú sfigato, o se i miei standard di sfigataggine sono cambiati. Probabilmente non é piú sfigato, e il fatto che non mi cerchi piú per telefono ne é la dimostrazione.
martedì 21 aprile 2009
Foto 109: "Ve lo immaginate?"
Sottofondo: Ring of fire ---->
Riporto dal carlino.it: "All´inseguimento del ladro nonostante l´etá. Il derubato è un ottantenne di Cesena che si trovava a Reggio Emilia per visitare la Rassegna Suinicola. E' stato borseggiato da un peruviano di 35 anni, che gli ha sottratto il marsupio contenente denaro e documenti. L'anziano con alcuni amici si è messo all’inseguimento del ladro fino a che questi non è stato bloccato e consegnato ai carabinieri."
La domanda é: ve lo immaginate? Ve lo immaginate cosa puó avere detto un tizio che é a) vecchio, b) romagnolo e c) appassionato di maiali mentre si accorge che uno gli ha ciulato i soldi? Per me si é caricato come una molla con una bestemmiona tutta vocali, finita solo quando ha acciuffato il ladro:
....iiiiioooooooooooooooooooiiaaaaaaaaaaaaaaaaaa....!
lunedì 20 aprile 2009
Foto 108: "Frasi sparse da Lisbona"
lunedì 13 aprile 2009
Foto 107: "Fine aprile 2004"
domenica 12 aprile 2009
Foto 106: "Quelli che Bora c'è la filaaa!!!"
sabato 11 aprile 2009
Foto 105: "Nicola Caverna"
giovedì 9 aprile 2009
Foto 104: "Nashville in my soul"
Foto 103: "Capri Sonne all'arancia"
martedì 7 aprile 2009
Foto 102: "Diolop!"
lunedì 6 aprile 2009
Foto 101: "Osvaldo a Lisbona"
domenica 5 aprile 2009
Foto 100: "Cen-to, cen-to, cen-to!"
Il blog è arrivato a quota cento foto, e questa foto è d'obbligo. Chi non si ricorda quella commovente perla di fine anni '80 che era "ok il prezzo è giusto?". Un gioco televisivo che quasi 20 anni dopo ci fa sorridere, da quanto era ingenuo e sobrio. Non c'erano travesiti e conduttrici mignotte, c'era una già attempata Iva Zanicchi a tenere in mano da sola tutta la baracca, coi suoi vestitoni lunghi. E non si discuteva di fattoria o grande fratello, di froci guariti e pompini, ma si tirava a indovinare il prezzo di oggetti di uso domestico. Che tenerezza.
sabato 4 aprile 2009
Foto 99: "Quelli che i giardini margherita"
mercoledì 1 aprile 2009
Foto 98: "Potsdam"
martedì 31 marzo 2009
Foto 97: "La danza"
lunedì 30 marzo 2009
Foto 96: "Che tristezza"
domenica 29 marzo 2009
Foto 95: "Mobbasta opera"
sabato 28 marzo 2009
Foto 94: "Garda e nuvole"
Foto 93: "Quelli che leggono la gazzetta ufficiale"
venerdì 27 marzo 2009
Foto 92: "Un pelato è per sempre; un pelato è zu jeder Gelegenheit"
mercoledì 18 marzo 2009
Foto 91: "Gattuso & Caressa"
martedì 17 marzo 2009
Foto 90: "Ristorante Panino"
lunedì 16 marzo 2009
Foto 89: "Quelli che limitano i danni"
giovedì 12 marzo 2009
Foto 88: "Yo"
Sottofondo consigliato: GTA S.A. Theme ---->
Quanto mi piace sta canzone yo-yo, che ricordi spettacolari.
E quanto ero coatto in sta foto (tra l'altro notare il basettone alla rockabilly).
Welcome to San Andreas I'm CJ from Grove St. Land of the heinous gang bangers and cold heat. In Los Santos neighbors get no sleep beefing with anybody competing even police. Four deep in a green rag wit gold feet blast with the flag on the strap that's OG. Stay in shape hit the gym lift the weights get super cut or big and buff nice and straight. You got stats respect, weapon skill stamina muscle fat and sex appeal. You get clothes from Bincos and Prolaps Suburban Zip Victom and D Sach. Watch your back when you in rival hoods they'll test just to guess if your survivals good. Ducking shells at the Cluck'n Bell jump out busting gunning till they tuck they tail. It seem like I'm on impossible missions twisted predicaments hostile positions. Tennpenny and Polaski harass me cop cars been on our ass the last past week. Because the Dreas for the gangsters homeboy hands is the language for the bangers homeboy. And its dangerous homeboy get your brains blew for how you do your fingers homeboy. Heat cocked we popping them hot one's dump them out bend the block shaken before the cops come listen for sirens but they don't got none back another lap catch a straggler with a shotgun. Hittin them up what that Grove St. like in a dirty sling shot and old Levi's.
I'm a gangstaa!
You ain't gangstaa!
Peace yo
lunedì 9 marzo 2009
Foto 87: "Orgasmo"
domenica 8 marzo 2009
Foto 86: "Miracolo!"
Sottofondo consigliato: La femme d'argent ---->
Miracolo! Miracolo! Ieri è successo un miracolo!
Dopo un post blasfemo come l'ultimo, Dio mi ha riportato sulla retta via.
Mi ha fatto assistere a un miracolo.
Lasciatemi prendere fiato e vi renderò partecipi.
Ommmmmmmmmm.... ecco, ci sono.
Dunque, ieri sera sono andato all'ennesima festa a casa di uno dei miei colleghi. Musica leggera in sottofondo, candele, vino francese (non il filou), e sti tizi che parlano di cazzate (più passa il tempo più capisco quello che dicono, e, con grande refrigerio intellettuale, scopro che parlano di cazzate). Ad ogni modo, ad ognuna di queste feste c'è sempre un dato invariabile: le tizie che si presentano sono necessariamente, costantemente, assolutamente cesse. C'è l'obesa, la tombolotta, la strabica, la rachitica, quella senza collo, quella col naso che se dice di si affetta il pane e se dice di no sparecchia la tavola, quella butterata, quella da brodo, quella semplicemente brutta. Non che per strada se ne vedano di belle, in media le crucche fanno cagare. Ma ogni tanto qualcuna di decente la incontri, qualcuna che ti fa tirare un sospiro di sollievo. Invece alle feste dei dottorandi portare una decente è un tabù. Ma ieri, come dicevo, miracolo. Come arrivo vedo seduta su un divano una che sembra essere chiavabile, anche da sobrio. Una che stava seduta tra due tizie difficilmente bombabili. Ma lei, appunto, sembrava gnocca. E ad un'analisi più attenta si è dimostrata effettivamente fighina (si, era un po' sciacquetta, te lo dico già). Incredibile, non sapevo se esultare o se indignarmi per il fatto che una tizia bombabile aveva varcato la porta, rompendo una lunga e venerata tradizione. Alla fine ha prevalso la gioia e ho iniziato a bere il vino francese. Chiaramente non ci ho scambiato neanche una parola, non l'ho vista quando è andata via e non ho nemmeno capito come si chiama. Ma cazzo, una cosa alla volta. Prima fatemi riprendere; dopotutto sono uno che ha assistito a un miracolo.